– Expo 2015, dopo la Germania Gallarate strizza l’occhio al Sol Levante: la città lavora ad un gemellaggio con il Giappone che ruoti intorno alla mostra di Missoni al Maga. Mentre si lavora per trovare spazi alternativi a Palazzo Minoletti per le iniziative messe in campo da Naga e Ascom.
Si svolgerà giovedì, al consolato del Giappone a Milano, un incontro tra i rappresentanti diplomatici di Tokyo e l’assessore alle Attività economiche . «Dobbiamo tirare le fila di un discorso legato ad un gemellaggio che, fino ad oggi, abbiamo solo abbozzato». Insomma, «giovedì definiamo i dettagli».
Sono diverse le iniziative messe in campo. «Vogliamo incardinare il tutto sulla mostra di Missoni al Maga». Non solo la camera di commercio giapponese si occuperà di promuovere l’esposizione che sarà inaugurata a metà aprile in patria. «Pensiamo ad organizzare una o più giornate di visita al museo, con delle guide che parlino giapponese». Il tutto «magari abbinati ad eventi gastronomici all’interno della nostra città», prosegue l’esponente dell’esecutivo di centrosinistra, «immaginiamo ad esempio ad uno chef che dal Giappone venga a cucinare nei ristoranti gallaratesi».
E poi una “welcome card”, una tessera sconto da affidare ai turisti del Sol Levante per ottenere delle agevolazioni nei negozi cittadini. Spazi commerciali che «per l’occasione si “vestiranno” a tema, anche solo esponendo bandiere giapponesi». Ci sarà anche una navetta, che accompagnerà i visitatori sia al Maga che nel centro storico.
Un rapporto, quello cui sta lavorando Protasoni, che nasce «come forma di incentivazione dei rapporti che le nostre aziende già hanno con Tokyo». A cominciare dalla stessa Missoni per arrivare a OroBianco, casa di produzione di borse che in quello del Sol Levante uno dei suoi principali mercati. Il gemellaggio con il Giappone si aggiunge così al rapporto con la Germania, che vedrà la propria delegazione risiedere tra Gallarate e Busto Arsizio per tutta la durata dell’esposizione universale. E non è tutto.
Naga e Ascom hanno allestito un calendario di iniziative che vada da maggio ad ottobre. Le due associazioni di categoria avevano pensato a Palazzo Minoletti come scenografia di questi eventi. Il fatto è che il Comune non sarà in grado di ristrutturare il primo piano in tempo.
«Il piano terreno può ospitare solo alcune delle manifestazioni previste», ammette Protasoni. Per questo si studiano soluzioni alternative: scartata l’idea di una tensostruttura da affiancare all’ex sede dell’Agenzia delle Entrate, «stiamo pensando ad altre location, come il Maga o altri spazi sia pubblici che privati».
Della questione si discuterà questo pomeriggio nel corso della riunione settimanale del Distretto urbano del commercio. L’obiettivo è quello di trovare soluzioni che permettano di portare anche a Gallarate una “fetta” di Expo 2015.