Non riesce il colpo al ladro di rame. Beccato in flagrante

A caccia di rame nell’area del Nastrificio Italiano: arrestato in flagranza di reato dai carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Varese

– L’uomo, 44 anni di Malnate, disoccupato, pizzicato a Vedano Olona in piazzale Cocchi. L’arresto già convalidato dal giudice: il malnatese è agli arresti domiciliari in attesa del processo.
I carabinieri hanno agito con estrema rapidità. Il fatto è accaduto nella notte tra domenica e lunedì. Il malnatese si era introdotto nell’area industriale convinto di poterla fare franca. Obiettivo: fare razzia di rame. L’uomo ha iniziato dai fili elettrici pazientemente recuperati in seno alla parte del polo produttivo non più utilizzata.

Convinto che nessuno si sarebbe accorto del furto. E probabilmente motivato a tornare, in seguito, dopo aver studiato la zona a caccia di pezzi di maggior peso del pregiatissimo metallo. La zona era però pattugliata dai militari, impegnati in uno dei tanti servizi di controllo del territorio mirati proprio alla prevenzione dei furti. Controlli che prevedono grande attenzione, oltre che per le zone residenziali, soprattutto per le aree industriali, praticamente deserte in orari notturni.
Il ladro nottambulo si è introdotto nel sito e ha iniziato la sua raccolta. È stato sorpreso dai carabinieri che, nonostante il buio, hanno notato dei movimenti sospetti nella zona. E sono intervenuti.

Magro il bottino che il malnatese sino a quel momento era riuscito a mettere insieme: poco più di 200 euro di rame recuperate. Per lui sono scattate le manette. Giudicato per direttissima, ora è ai domiciliari. L’uomo è disoccupato e indigente: così si è giustificato dichiarando di aver scelto di rubare per bisogno, non per vocazione. Di avere necessità di denaro per poter vivere: non riuscendo a trovare lavoro si sarebbe dato all’illecito per necessità.
Le aree produttive dismesse o parzialmente dismesse sono in realtà cornice ideale per i ladri specializzati in furti di rame, materiale richiestissimo sul mercato nero. Gli accessi a caccia di bottino in zone abbandonate sono numerosissimi. Altro obiettivo sensibile sono i cimiteri, saccheggiati in tutta la provincia. In alcuni casi sono sparite addirittura delle grondaie dalle cappelle mortuarie.