«Calvario Husqvarna Un esposto in Procura»

«Lavoratori e sindacati valutino la possibilità di presentare un esposto in procura sull’operazione che Stefan Pierer sta portando avanti». Il senatore varesino Stefano Candiani (Lega Nord) attacca duramente il manager austriaco nuovo proprietario di Husqvarna, che in un ’intervista al giornale tedesco “Motorrad” ha detto di non voler cedere lo stabilimento di Cassinetta. «Credo sia opportuno approfondire se vi siano eventuali atti delittuosi in tutta questa vicenda – prosegue Candiani – sia nei confronti del sistema previdenziale italiano sia rispetto agli accordi firmati al ministero dello Sviluppo Economico».

Candiani ha seguito passo dopo passo il calvario dell’azienda varesina, presente a Biandronno insieme con il Governatore lombardo Roberto Maroni.

«Chiederò al ministro dello Sviluppo Flavio Zanonato una specifica relazione sul caso Husqvarna» promette il senatore, il quale giudica Pierer «privo ormai di qualsiasi credibilità e affidabilità; siamo andati oltre la soglia del tollerabile».

Anche i parlamentari varesini del Pd, autori di interrogazioni parlamentari sul caso Husqvarna, stigmatizzano le dichiarazioni del patron austriaco sul futuro del sito di Cassinetta. «Lo stabilimento di Biandronno è moderno e finalizzato alla produzione – afferma il deputato Daniele Marantelli – bisogna contrastare con forza ogni speculazione che porti a far prevalere questa logica latifondista, tutelando lavoratori e famiglie». I margini di manovra non sono molti; Pierer ha dichiarato che al momento il sito resta congelato, perchè potrebbe tornare utile in futuro.

«Pierer è consapevole di avere il coltello dalla parte del manico – prosegue Marantelli – lo spiraglio è strettissimo ma bisogna tenere alta l’asticella e far pagare il prezzo più alto possibile a Bmw e Ktm».

Durissimo anche Fabio Rizzi, consigliere regionale del Carroccio, che di margini di manovra ne vede davvero pochi. «Pierer è stato estremamente esplicito – dichiara il consigliere varesino – la sua acquisizione del marchio è dettata da un’unica finalità: eliminare il maggiore concorrente. Una metodologia strategica ed industriale vergognosa». Al ministero dello Sviluppo, il tavolo è sempre aperto ed il gruppo austriaco si è impegnato a non ostacolare. «Si sta giocando sulla pelle delle persone – attacca il deputato varesino del Pd Angelo Senaldi –

il gruppo Pierer ha spolpato Husqvarna; se da un lato non si può impedire ad un proprietario di fare le proprie scelte, dall’altro penso si auspicabile un intervento del ministero. Pierer deve dire subito se ci sono delle possibili e reali opportunità di fare ripartire la produzione di moto, coinvolgendo tutti o quasi gli attuali dipendenti. Ci vuole chiarezza assoluta per rispetto dei lavoratori e del territorio; basta giochetti e perdite di tempo» .

Biandronno

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