– Tariffe ritoccate all’insù per i pendolari Trenord. Dal prossimo primo di febbraio il costo del biglietto e degli abbonamenti aumenterà nuovamente.
Il Pirellone giustifica il rincaro (dal 4 al 6%) come conseguenza del taglio delle risorse statali per il trasporto pubblico locale di 50 milioni di euro per il 2014. Quindi, a partire da domenica se vorrete farvi un giro a Milano in treno (partenza Varese ex stazione Fs, via Rho) la corsa singola passerà da 5,80 euro a 6,10. Mentre per i pendolari, l’abbonamento mensile Varese-Milano via Rho aumenterà di 4 euro: per averlo bisognerá sborsare 94 euro anziché
90. Un euro di rincaro anche per l’abbonamento settimanale per la stessa tratta: da 26 euro a 27. Un piccolo salasso che andrà ulteriormente a pesare sulle tasche dei pendolari, già alle prese con i costanti ritardi di Trenord.
Ma l’incremento delle tariffe non è una novità per Trenord. In meno di cinque anni il costo di viaggiare in treno è aumentato di oltre il 30%.
In questi numeri c’è tutta la situazione del trasporto pendolari nella nostra regione, e sono frutto di un’elaborazione di Legambiente, nell’ormai celeberrimo rapporto annuale “Pendolaria” sulla situazione del trasporto locale. In verità i dati di “Pendolaria” si riferiscono al periodo 2010-2014 e non tengono (non potrebbero) tenere conto del recentissimo aumento deliberato dalla giunta Maroni ad inizio 2015. L’aumento preso in considerazione nel periodo è quindi del 24,1%, bilanciato comunque da un livello di servizi sostanzialmente inalterato.
Facevano pena prima e pena ora, ironizzerebbero i pendolari, ma la questione non è secondaria. «Meno treni, in ritardo, soppressi, carrozze vecchie e sovraffollate – commentano dal Cigno verde – Prima di imporre un ulteriore rincaro delle tariffe la Regione dovrebbe non solo impegnarsi, ma anche dimostrare di voler migliorare il trasporto su ferro che di conseguenza si ripercuote sulla qualità della vita dei pendolari».
Anche l’assessore regionale alla Mobilità e alle Infrastrutture, , aveva nei giorni scorsi definito la situazione legata a Trenord «un’emergenza». Proprio per questo, il nuovo amministratore delegato di Trenord, , ha annunciato che l’azienda intende ritornare a rispettare una promessa molto semplice: la puntualità dei treni.
Tra i nodi ferroviari sorvegliati speciali, quelle su cui viaggiano 120 mila su 670 mila, anche quello di Gallarate. Parlando del decoro dei treni, oltre a vandalismi e graffiti, ha detto anche che «il decoro inizia dalla divisa».