Dalla paura al «caso isolato» Vedano Olona divisa dagli spari

Il solo pensiero che per strada ci sia un pazzo che si diverte a esplodere da una macchina in corsa colpi di pistola di grosso calibro contro le abitazioni, sta creando parecchia apprensione a Vedano Olona.

Gli spari di lunedì notte hanno fatto il giro del paese in poche ore: c’è chi è preoccupato ma c’è anche chi, pur non sottovalutando la gravità dei fatti, considera l’azione del “pistolero” come una bravata, un fatto isolato che si è esaurito la notte stessa degli spari.

La vicenda è nota: ignoti hanno colpito con almeno tre proiettili la facciata di una palazzina in via Patrioti. Due colpi hanno sfiorato la finestra della camera da letto matrimoniale nella quale stavano riposando i due coniugi conficcandosi nel cornicione. Uno contro la porta. Altri due proiettili hanno colpito un cartello stradale e un cancello.

Stesso scenario a Malnate dove nelle stesse ore sono stati esplosi altri colpi di pistola senza, però, danneggiare né pareti né cartelli.

Secondo una prima ricostruzione è probabile che il folle sparatore non avesse un obiettivo preciso ma piuttosto abbia sparacchiato all’impazzata. Un fatto ancora più inquietante ma in paese le teorie sono diverse.

«In questo momento, dopo quello che è successo – dice – bisogna prestare ancora più attenzione, tenere gli occhi aperti e segnalare qualunque movimento sospetto. La preoccupazione è tanta, l’impressione è che poi il pericolo sia costante. Si resta senza parole, probabilmente non ci si rende neanche conto di quello che poteva accadere. Spero che venga preso al più presto».

Non manca un pizzico di apprensione: «È un fatto – dice – che mi preoccupa tantissimo, secondo me è stata una bravata ma è molto allarmante perché è un fatto fuori controllo, che non è possibile monitorare. Se la dinamica è quella, gli spari potevano essere rivolti contro chiunque».

«Una ragazzata»

Anche il parroco di Vedano Olona, donè rimasto colpito dalla violenza della vicenda: «Fatti come questi – osserva il curato – sollecitano tutti a lavorare sempre per l’educazione al bene comune, l’educazione ai grandi valori, ai grandi progetti, perché soltanto un impegno di questo tipo può risolvere queste situazioni, questi segni che raccontano la piccolezza nei sogni, nei progetti. Sentiamoci uniti, collaboriamo con chi ha a cuore l’ordine pubblico, comunichiamo, facciamo sapere».

Pur non minimizzando un fatto che resta di inaudita gravità, c’è anche chi prova ad avere un pensiero rassicurante: «Si è trattato di una ragazzata – fanno sapere dal bar “Gianni” – Certo, i colpi potevano anche uccidere ma non c’è particolare preoccupazione per quello che è successo».

Stessa valutazione in un altro bar del paese. Anche allo “Zerodieci” si cerca di cancellare il fantasma del cecchino che potrebbe tornare di nuovo a colpire: «Già prima di leggerla sul giornale – spiegano dal locale – avevamo saputo ciò che era successo perché la signora che vive nella palazzina colpita dagli spari è una nostra cliente. Chi ha sparato secondo me era poco lucido: magari hanno agito sotto l’effetto di sostanze alcoliche oppure ha preso qualche droga. È un fatto che deve essere condannato per la sua gravità ma si tratta di un episodio nato e morto nello stesso momento».n P. Vac.

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