Con Pedemontana finisce l’incubo code

Traffico in via Bonicalza a Cassano: i rallentamenti sono un ricordo. Merito dell’apertura dell’A36. Un sospiro di sollievo per i cittadini

– È bastata l’apertura della Pedemontana per eliminare buona parte del traffico da via Bonicalza: le infinite code negli orari di punta sono ormai un ricordo.
Lo può confermare chi tutti i giorni percorre la provinciale 20, che collega Cassano Magnago a Busto Arsizio: una strada che, nel tratto compreso fra la rotonda all’incrocio con via per Fagnano e l’ingresso dell’A8, era sempre stata, fino alla scorsa settimana, la croce quotidiana dei tanti lavoratori costretti a utilizzare la trafficatissima arteria per raggiungere la vicina città, così come per imboccare la Milano-Laghi oppure la superstrada della Malpensa.
Lunghe colonne e rallentamenti erano all’ordine del giorno, al punto che spesso, per coprire i due chilometri che separano la rotatoria all’uscita di Cassano dal confine con Busto, non erano sufficienti dieci minuti.

La musica è improvvisamente cambiata, invece, da martedì scorso, all’indomani dell’inaugurazione del primo tratto della Pedemontana: quello che collega il territorio cassanese a Lomazzo, mettendo in comunicazione l’A8 con l’A9. Chi è diretto nel Comasco, quindi, non ha più bisogno di immettersi sulla provinciale per poi entrare nella Milano-Varese: può invece servirsi della nuova A36, attraverso il vicinissimo svincolo di Solbiate-Fagnano.
Il risultato è che il traffico lungo via Bonicalza, pur rimanendo intenso, è decisamente più scorrevole, con grande sollievo dei cassanesi che ogni giorno percorrono la provinciale e che non hanno alcuna alternativa: si tratta infatti dell’unica strada che collega Cassano Magnago a Busto Arsizio, nonostante i due Comuni siano confinanti.

Certo, resta comunque un punto interrogativo: quello riguardante il pedaggio della nuova autostrada, che per i primi mesi sarà gratuita, ma che potrebbe presto diventare a pagamento, con il conseguente rischio di riportare sulle strade locali buona parte del traffico ora raccolto dalla Pedemontana. La preoccupazione è più che legittima, se si considera che la viabilità cassanese subisce già le conseguenze derivanti dal “salto” della barriera autostradale di Gallarate, soprattutto da parte dei mezzi pesanti che, per evitare il casello, escono a Cavaria per rientrare a Busto e viceversa, attraversando così da nord a sud il territorio di Cassano Magnago. Il pagamento della Pedemontana, in futuro, potrebbe far tornare molte auto in via Bonicalza.
Intanto ulteriori benefici al traffico in città dovrebbero intanto arrivare dall’apertura, fra due mesi, della tangenziale sud della città.