Tutta l’Italia sportiva parla in queste ore di Valentina Diouf, splendida protagonista ai Mondiali di volley.
Carlo Parisi, suo nuovo coach all’Unendo Yamamay la aspetta a braccia aperte: l’opposta ex Foppa porterà entusiasmo a una squadra che sabato scorso non ha brillato a Verbania, perdendo sia con Bergamo che con Montichiari.
«Per noi era un test importante, avremmo voluto fare molto meglio di quel che si è visto – ammette il coach biancorosso – La squadra ha mostrato una fragilità evidente, soprattutto nella partita con Bergamo (rivale mercoledì 22 nella semifinale di Supercoppa italiana, ndr) e un’altrettanto evidente difficoltà a mettere la palla a terra. Pur senza Diouf e Lyubushkina, mi aspettavo qualcosa di più, soprattutto sul piano della compattezza e della solidità».
La cosa preoccupa? «Il giusto, non è il caso di fare drammi – puntualizza Parisi – Dobbiamo analizzare lucidamente quel che è successo e lavorare per migliorarci, sfruttando anche l’entusiasmo che porteranno le due nuove arrivate».
Lyubushkina atterra oggi a Malpensa, mentre Diouf si dovrebbe aggregare giovedì: «È stato interessante vedere Valentina disputare i Mondiali con il piglio di una giocatrice molto più esperta rispetto ai suoi 21 anni – sorride Parisi – Ha giocato con atteggiamento e personalità da veterana, riuscendo a incidere nelle partite che contavano e dando un grosso contributo anche fuori ruolo, com’è successo nella semifinale con la Cina».
«Noi – aggiunge – contiamo molto sull’entusiasmo che ha accumulato in questa avventura: Valentina è andata in crescendo, sia a livello di spazi che si è ritagliata, sia soprattutto per la qualità delle prestazioni».
Vedremo Diouf e Lyubushkina in campo contro Bergamo mercoledì prossimo? «Credo sia importante che Diouf giochi, alla squadra servono le sue prestazioni. Per quanto riguarda la russa, valuteremo bene vedendola all’opera questa settimana, anche nelle amichevoli che giocheremo venerdì e sabato a Chiavenna con Novara. Dobbiamo verificare attentamente le sue condizioni e anche darle il tempo di prendere confidenza con un ambiente per lei totalmente nuovo. Decideremo nei prossimi giorni se sia il caso di schierarla».
Un’ultima battuta sul quarto posto dell’Italia ai Mondiali: «Non deve esserci delusione per non aver preso la medaglia: tutti hanno fatto un ottimo lavoro. Poi nelle partite secche entrano in gioco tanti fattori, anche emotivi. Ma dobbiamo essere contenti per quello che ha fatto la nazionale».