AgustaWestland, contratto da 400 milioni di euro per 50 elicotteri di vari modelli da fornire alla cinese Baic.
Erano presenti il premier Matteo Renzi e il primo ministro cinese Li Keqiang alla firma dell’intesa tra Mauro Moretti, amministratore delegato e direttore generale di Finmeccanica e Xu Heyi, presidente della Bgac, Beijing General Aviation Co, società controllata da Baic, l’altroieri sera a Roma.
Un’intesa che getta le basi per la creazione di una partnership strategica tra le due aziende che «riguarderà, in futuro, attività di supporto in loco, addestramento e personalizzazione dei velivoli».
Nel frattempo c’è l’ottimo colpo dell’azienda elicotteristica di Finmeccanica con il cuore pulsante a Cascina Costa di Samarate che avanza in un mercato piuttosto chiuso non solo nel settore militare quale è quello cinese.
«La firma di martedì sera è un elemento molto positivo, segno che i cinesi non sono venuti in Italia soltanto a fare “shopping”», commenta Paolo Carini, coordinatore nazionale Fim Cisl AgustaWestland. «Il premier Renzi comincia ad ascoltare i nostri appelli: la politica, il Governo deve sostenere e promuovere le proprie industrie. Questo è il ruolo che deve avere un Governo serio, non opportunista ma al servizio dell’industria del Paese. Spero sia l’inizio di una modalità raramente vista in passato».
/>Il contratto siglato prevede la fornitura di 50 elicotteri di vari modelli, in prevalenza AW139, il gioiellino di casa AgustaWestland venduto a più di 200 clienti in 60 Paesi diversi nel mondo. Ad agosto erano 800 gli AW139 ordinati ad Est ed Ovest del mondo, oltre 600 quelli già consegnati. Con il contratto appena siglato in Cina, saranno, comunque, diversi i modelli di elicottero che saranno assemblati a Vergiate, destinati a compiti di pubblica utilità: da attività di polizia, a interventi di elisoccorso e antincendio.
«L’intesa con Baic conferma la costante crescita di Finmecannica – AgustaWestland sul mercato elicotteristico cinese con oltre 70 elicotteri venduti negli ultimi dodici mesi che si aggiungono agli oltre sessanta già acquistati da numerosi clienti cinesi per esigenze di trasporto passeggeri, missioni anti incendio, di elisoccorso e di pubblica sicurezza» ha dichiarato Mauro Moretti.
«Il contratto rappresenta un’ulteriore testimonianza della competitività internazionale e degli elevati livelli tecnologici di Finmecannica – AgustaWestland, tanto più in un mercato, quale quello cinese, in forte sviluppo e sempre più al centro degli interessi dei maggiori operatori del settore».
La Baic, grosso gruppo cinese automobilistico statale, possiede anche un settore che si occupa di aviazione attraverso la controllata Beijing General Aviation Co.Ltd. (Bgac) e, nel 2013, ha registrato un fatturato pari a 43,3 miliardi di dollari statunitensi. Non è difficile credere che il prodotto AgustaWestland abbia convinto.
«Nessuno ha dubbi sulla qualità dei prodotti, non siamo secondi a nessuno», rimarca Carini (Fim). «La ricchezza di un Paese si costruisce tramite il lavoro: a questo pensi la politica». Di «buona notizia» per il contratto con i cinesi parla anche la Fiom Cgil. «Ci può essere un magistrato che ti fa perdere una commessa milionaria con l’India e un politico che smuove le acque in maniera utile alle aziende del Paese. Forse occorrerebbe concentrarsi sull’impatto di queste dinamiche più che pensare a come far licenziare i lavoratori», evidenzia un pungente Nino Cartosio, segretario della Fiom Cgil di Varese.
«La politica non è un corpo avulso dalla realtà economica. Sono state le politiche industriali e le leggi dello Stato degli anni ’90 a portare al risanamento di AgustaWestland, oggi azienda che non dà preoccupazioni, con prodotti di assoluta qualità e un portafoglio ordini aumentato».