MALPENSA Giorni decisivi, anzi è il momento della verità. Sea si apre al confronto con il mercato e da martedì 20 novembre le sue azioni saranno in vendita.
Dopo l’okay di Borsa Italiana alla quotazione della società di gestione aeroportuale, il Cda di Sea definirà domani la forchetta del prezzo, quindi lunedì sarà la volta del road show, presentazione ufficiale agli analisti, a palazzo Affari.
«Con la quotazione in Borsa, sono in arrivo risorse fresche che daranno maggior respiro all’azienda e investimenti per lo sviluppo soprattutto di Malpensa», commenta Rocco Ungaro, segretario generale della Filt Cgil Lombardia. «Sarebbe necessario un incontro con il comune di Milano e con Sea. Abbiamo un accordo (gennaio 2010) da riposizionare e riconvalidare». Accordo che contemplava proprio la quotazione di Sea, non senza un azionariato diffuso tra i dipendenti.
Per le banche che si occupano del collocamento (Mediobanca, Unicredit, Banca Imi, Morgan Stanley, Deutsche Bank, Bnp-Paribas), il valore di Sea si attesta attorno al miliardo di euro, ma saranno gli incontri con gli investitori e il cda di Asam (holding della provincia di Milano che detiene e venderà interamente il suo 14,56 % di capitale Sea) a confermare il prezzo della società presieduta da Giuseppe Bonomi. Il quale intanto guarda al piano industriale da 1,4 miliardi di euro con la tranquillità di chi possiede già le risorse necessarie, ma deve anche fare i conti con circa mezzo miliardo di euro usciti dalle casse di Sea per la distribuzione dei dividendi negli ultimi quattro o cinque anni e con compagnie aeree non proprio fiorenti che non pagano sempre a tempo debito.
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m.lualdi
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