«La cosa più bella di Marzio? Sì, abbiamo i panorami, l’aria buona. Ma è sicuramente il nostro parroco». Le parole di Mauro Benigna, ristoratore del paese, raccontano bene dell’affetto con cui la comunità si prepari a celebrare, sabato prossimo, i 100 anni di don Luigi Curti.
È un legame speciale quello che unisce i parrocchiani al loro prete, costruiti in 78 anni di servizio. Il sacerdote, infatti, arrivò qui nel 1936 e da allora non si è più mosso. «È arrivato giovanissimo dalla Val Chiavenna, lo mandarono qui perché era cagionevole di salute. Diciamo che è venuto qui un po’ per sbaglio e sono quasi ottant’anni che è con noi».
In realtà, per arrivare al secolo di vita, don Luigi ha dimostrato di avere una salute di ferro. «Forse il segreto di questa longevità sta nel fatto che vive sempre con i caloriferi spenti». Nonostante la neve che ancora ieri ha imbiancato il paese, «in casa avrà dodici, forse tredici gradi. Certo, poi indossa tanti maglioni».
Segno anche della profonda umiltà con la quale il parroco centenario ha affrontato la propria esistenza. «Una persona irreprensibile, ha sempre vissuto in estrema povertà». Fino a dieci anni fa accanto a lui c’era la sorella Caterina.
Ed è ricordandola che Marzio vuole omaggiare il suo parroco. Ogni mattina, infatti, la sorella del sacerdote usciva di casa alle sei del mattino con il mastello pieno di panni da lavare, percorreva i pochi passi che separano la casa parrocchiale dal lavatoio e faceva il bucato.
E proprio sabato, in occasione del centesimo compleanno del fratello, il comune intitolerà il lavatoio ristrutturato alla memoria di Caterina Curti. Unica concessione ad una celebrazione che il prete avrebbe invece voluto molto più riservata.
Il programma prevede la celebrazione di una messa solenne alle 10.30 nella chiesa parrocchiale. Più di trenta i sacerdoti che officeranno la funzione insieme a don Luigi. Per l’occasione è atteso anche il vescovo di Como, nella cui diocesi rientra Marzio, monsignor Diego Coletti. All’esterno, dove le associazioni del paese offriranno un rinfresco a base di bevande calde, sarà allestito un maxischermo per trasmettere la funzione. Troppo pochi i 250 posti a sedere della chiesa per accogliere tutti. «Ne parlavo proprio domenica con don Luigi», racconta Benigna, «mi ha detto che è un po’ dispiaciuto perché teme che molti verranno solo attirati dalla curiosità».
Per loro la Protezione civile ha allestito un servizio navetta a partire da Ghirla. Ben altri, invece, i sentimenti che animano i parrocchiani. Ma questi don Luigi, in 78 anni di onorato servizio, ha imparato a conoscerli.n
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