Il gran giorno è arrivato: il Giro d’Italia torna a solcare le nostre strade, anche se stavolta non saremo sede di tappa, ma solo area di transito. Poco male: ci sarà lo stesso da divertirsi.
La carovana rosa ci attraversa da est a ovest più o meno all’ora di pranzo, pedalando nel Varesotto per 37 dei 170 chilometri della frazione numero 18, che da Melide conduce a Verbania. Una giornata che sul Garibaldi – la guida tecnica ufficiale del Giro – viene definita di media montagna, ma forse è un complimento esagerato. Nel menu c’è solo la scalata del monte Ologno, preso da Cannero Riviera: 10,4 chilometri con una pendenza media del 9% e massima del 13%, con un dislivello di 931 metri. Dopo lo scollinamento, picchiata verso il capoluogo del Vco.
Ma a noi interessa di più come e dove ci passa la corsa sotto casa. Con una premessa, indirizzata soprattutto a quelli che “uffa chiudono le strade”: una forte emozione val bene un disagio limitato. Le forze dell’ordine assicurano che la situazione sarà gestita con flessibilità: il blocco del traffico sarà previsto passaggio del plotone (durerà fino a 15 minuti dopo il passaggio della corsa), terrà conto dei flussi per evitare ingorghi, non comporterà eccessivi ritardi per gli autobus pubblici e finirà
subito dopo il passaggio della vettura di fine corsa. Sulle strade interessate dal Giro ci sarà il divieto di sosta con tanto di rimozione: astenersi furbacchioni, perché c’è solo da perderci.
I girini partiranno ufficiosamente da Melide alle 12.55, il via ufficiale sarà dato nella vicina Bissone. L’ingresso in Italia avverrà a Porto Ceresio attraverso la dogana di Brusino Arsizio. Qui il gruppo imboccherà la statale della Valceresio, che a partire dalle 11.20 sarà sgomberata del traffico automobilistico privato.
Sulla 344 sarà risalita tutta la valle fino a Induno Olona, dove finalmente, con astronomico ritardo e magari un pizzico di contrizione, sarà dato il giusto omaggio a Luigi Ganna, primo vincitore del Giro nel 1909. Via Porro e via Jamoretti saranno il teatro del passaggio dal paese natale del campione pioniere: qui avverrà l’ingresso nel apoluogo, dove il tracciato di attraversamento citerà abbondantemente il Mondiale di Varese 2008, in senso opposto rispetto a quanto avvenne in quei memorabili giorni.
L’itinerario, infatti, prevede viale dei Mille, via Carcano, via Morosini e via Vittorio Veneto – teatro dell’irresistibile cannonata di Ballan – poi farà ciao a piazza Monte Grappa e Palazzo Estense, piegherà in via XXV Aprile e scenderà sul lungolago disegnando traiettorie in sui tornanti dei Ronchi.
A Capolago si comincia a costeggiare il lago di Varese in senso orario, fino a Inarzo: qui si vira a sinistra sulla provinciale 18, raggiungendo Varano Borghi, Corgeno e Cuirone attraverso Casale Litta, Biandronno e Ternate. A Vergiate l’innesto sul Sempione, che prenderà per mano i girini e li porterà a Sesto Calende, dove il ponte sul Ticino farà… espatriare gli eroi in bici verso il Piemonte.
In tutto, il passaggio del Giro nel Varesotto durerà circa un’ora, tra le 13.15 e le 14.15: un momento della giornata che non coincide con i picchi di traffico dei lavoratori. Al limite qualche disagio ci sarà per l’utenza scolastica, ma durerà giusto il tempo del passaggio del gruppo: che sarà rapido, poiché si tratta di un percorso pianeggiante nel quale verosimilmente l’andatura sarà sostenuta.
Scuole, oratori e municipalità del territorio sono pronte ad accogliere il Giro d’Italia: festa dello sport e orgoglio popolare che spinge anche i profani a vestirsi di rosa e ad addobbare case e strade in tinta. La parte del leone la fanno inevitabilmente Induno e Varese, ma ci sarà gloria – anche televisiva – per tutti.
Particolarmente trepidanti i tifosi dei nostri tre alfieri: Ivan Basso, Eugenio Alafaci e Luca Chirico. Quest’ultimo, come scrive nel suo diario quotidiano, potrà davvero pedalare sulle strade di casa a Porto Ceresio.