VARESE Sull’Autolaghi corre il rincaro, altri dieci centesimi in più al casello di Lainate e a quello di Besnate: il tragitto da Varese a Milano costa tre euro (da 2,90), quello da Sesto Calende a Milano balza addirittura a 3 euro e 20 (costava 3 euro fino al 31 dicembre).
Il Pd attacca la Lega e promette «un approccio meno ideologico» al problema del caro-pedaggi. Il rincaro di Capodanno sulla A8 si è puntualmente verificato al primo dell’anno,
ma in effetti ormai il “giochino” è persino facile da smascherare: un anno tocca alla barriera di Cavaria (è successo nel 2012 e nel 2010), quello successivo al casello di Lainate (era successo già nel 2011), ma i dieci centesimi di rincaro a Capodanno non ce li toglie nessuno.
Infatti nel 2006, appena sette anni fa, la tratta Varese-Milano costava 2 euro e 30 ai pendolari della Città Giardino: significa un aumento medio di dieci centesimi all’anno. Il 30% di rincaro in sette anni, alla faccia dell’inflazione Istat. E i pendolari, che oggi tornano al lavoro, pagano. «Ringraziamo il governo Berlusconi che, ad inizio legislatura, rinnovò la concessione trentennale, “scambiandola” con il salvataggio Alitalia – ricorda il deputato del Pd Daniele Marantelli – il bilancio dopo cinque anni è una doppia beffa, da una parte la rendita senza rischi concessa sulle autostrade produce continui aumenti dei pedaggi, dall’altra abbiamo assistito al dehubbing di Alitalia da Malpensa, che da sola non ce l’ha fatta come ci raccontavano i politici di Pdl e Lega, e ad un’Alitalia ancora in stato di salute poco scoppiettante». Che fare per frenare lo stillicidio di monetine svuotate dalle tasche degli automobilisti varesini?
«L’unico modo per mettere in mora il concessionario è quello di intervenire in caso di mancato rispetto del contratto, ovvero se non fa gli investimenti e se è inadempiente, come nei casi frequenti di incidenti che paralizzano la nostra autostrada – spiega Marantelli – tra poteri forti e pendolari, il Pd sta dalla parte dei pendolari».
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s.bartolini
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