Giro di fatture false da 10 milioni Indagini chiuse sul commercialista

Le attività di controllo della Guardia di Finanza erano partite nel maggio di una anno fa: adesso hanno raggiunto un punto di svolta

– Ammonterebbe a quasi dieci milioni di euro il giro di fatture false messo in piedi dal commercialista di Saronno Ermanno Basilico, arrestato lo scorso anno.

Dopo due anni, infatti, sono state concluse le indagini da parte della Guardia di Finanza di Saronno: secondo la loro ricostruzione ammonterebbe, infatti, a quasi 10 milioni di euro la frode del commercialista.

Un uomo, che sempre secondo la ricostruzione investigativa, portava avanti un tenore di vita spropositato rispetto a quanto dichiarava al Fisco. Una vita trascorsa tra numerosi viaggi in località rinomate, tornei di golf, vacanze in barca a vela, sponsorizzazioni in diverse manifestazioni automobilistiche. La Guardia di Finanza, sotto il coordinamento del pm di Busto Arsizio , ha scoperto un’associazione a delinquere guidata dal commercialista, il quale, con la complicità di alcune sue fedeli collaboratrici, mediante un giro vorticoso di false fatturazioni emesse a nome delle sue società,

di società inattive o coinvolte in procedure concorsuali, ha consentito a numerosi clienti del suo studio sia una notevole evasione di imposta che la costituzione in Svizzera di fondi neri sconosciuti al fisco. Il commercialista ha, inoltre, utilizzato lo stesso sistema per evitare alle sue società il pagamento delle imposte, non solo azzerando il reddito imponibile e il debito Iva derivante dalla sua attività professionale, ma addirittura non versando le somme dovute all’Erario.

Per i reati commessi, nel maggio 2014, il commercialista e due sue dipendenti sono state arrestate e, interrogati davanti al Magistrato, hanno ammesso le loro responsabilità. A tutela del pagamento del danno arrecato all’Erario, era stato eseguito dai finanzieri il sequestro di beni immobili e terreni riconducibili al commercialista, per un valore di circa 1,2 milioni di euro.
E’ stata un’attività molto complessa, durata due anni, durante i quali sono state effettuate 31 perquisizioni tra Lombardia, Trentino, Liguria e Lazio. Gli accertamenti hanno fatto emergere un giro di false fatturazioni per un imponibile di circa 10 milioni di euro, portando complessivamente alla denuncia alla Procura della Repubblica del Tribunale di Busto di 32 soggetti, colpevoli a vario titolo dei reati fiscali, compresa la contestazione del reato di riciclaggio per un importo superiore a 500.000 euro.
Le indagini non si sono fermate: la Tenenza della Guardia di Finanza di Saronno ha eseguito e concluso anche 14 verifiche fiscali nei confronti di alcune società che hanno tratto vantaggio dal sistema di false fatturazioni, accertando oltre cinque milioni di euro di costi inesistenti e di oltre 2,4 milioni di euro di Iva dovuta.