Ma la pubblicazione dell’ultimo lavoro che ha visto tra i protagonisti lo zoologo varesino non è da sottovalutare. Perché il lavoro che Preatoni ha portato avanti, insieme ad una squadra internazionale di colleghi, sulla migrazione dei nibbi bruni, è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica Nature.
Preatoni è il primo ricercatore dell’Insubria ad avere un tale onore, anche se lui si schermisce un po’: «L’idea da cui è partita la ricerca non è stata mia.
Anche se è stata comunque opera di un varesino». Il progetto di ricerca, infatti, è stato promosso da , ricercatore varesino in forze alla Stazione Eiologica di Doñana, Spagna, e dal suo gruppo di ricerca.
«Io mi sono occupato in particolare dell’allestimento della banca dati e della preparazione e analisi dei dati in formato digitale, svolgendo alcune delle analisi statistiche sui dati ambientali e faunistici». Una mole di informazioni imponente, che arrivava sul computer di Preatoni direttamente da collari muniti di dispositivi gps, che i colleghi spagnoli avevano appeso al collo di un centinaio di nibbi bruni, per permettere di seguire i loro movimenti durante la migrazione.
«È l’esperienza che li aiuta: gli esemplari più anziani partono dopo, sfruttano meglio i venti e corrono meno rischi durante lo spostamento. Gli individui che sono risultati più efficienti e hanno migliorato nel corso della loro vita l’abilità nel migrare hanno mostrato anche un successo riproduttivo maggiore» spiega Preatoni.