Roma, 20 giu. (Apcom) – Addio al bambino bendato che estrae i
numeri, ecco il pallottoliere automatizzato. Oggi per le ruote
di Genova, Milano, Torino e Venezia sarà l’ultima estrazione con
il metodo tradizionale. Dalla prossima, le quattro ruote
confluiranno nella sede di Milano e la procedura sarà interamente
automatica. Un processo partito martedì scorso, quando a Roma
sono state concentrate le ruote di Cagliari, Firenze, Roma e
Nazionale. E che si concluderà con la terza fase il 15 settembre
prossimo, quando le ruote di Bari, Napoli e Palermo saranno
estratte nella sede napoletana. Insomma, restano tre sedi di
estrazione, Roma, Milano e Napoli.
Galeotto, per il definitivo passaggio alle macchine (finora erano
automatizzate solo la ruota di Roma e quella Nazionale) è stato
il decreto legge per la ricostruzione post-sismica in Abruzzo,
prossimo all’approvazione, prevista per martedì alla Camera. Nel
decreto, tra le linee dell’articolo 12 dedicato alle misure
aggiuntive sui giochi (per drenare risorse allo scopo), si parla
di “concentrazione delle sedi di estrazione in forma
automatizzata”.
Va così negli archivi la tradizionale procedura che prevedeva
quattro membri di una commissione d’estrazione, 3 membri della
commissione di controllo, il banditore, l’arredatore, il
giraruota e il bambino bendato. Particolare era la scelta del
fanciullo dalla “mano innocente”. Due le regole: l’età tra i 7 e
gli 11 anni e il divieto di partecipare a più di un’estrazione.
Il bel ricordo e un buono da 30 euro da spendere in giocattoli
era il “compenso” per la prestazione.
Particolarmente significativo il pensionamento del bambino sulla
ruota di Genova. E nel capoluogo ligure, dove nel ‘500 nacque il
progenitore del celebre gioco, la nostalgia si fa sentire più che
altrove. “Si può dire che l’idea del Lotto nasce in questa città
– fa sapere Teresa Colonna, funzionario dell’Ufficio regionale di
Aams di Genova – Dispiace pensare che l’estrazione fisica in sede
sparirà oggi. Ma l’amministrazione avrà fatto le sue
valutazioni”. Si chiudono dunque le porte (per il Lotto,
s’intende) della storica sede dell’Agenzia delle Entrate di via
Fiume, che da oltre settant’anni ospita le estrazioni. Qui
campeggia la riproduzione dell’antico documento della Repubblica
di Genova che si riferisce alle scommesse sulle cariche pubbliche
estratte a sorte. Cariche nel numero di otto, da cui il Lotto,
appunto. (fonte: Agipronews)
Cep
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