«Ma quale pistola? È un minuscola balestra. Mai avuto un’arma da fuoco in vita mia». Il giorno dopo l’arresto Emiliano Cerutti, 36 anni, residente a Cariola, ritenuto dagli inquirenti responsabile dell’omicidio di Roberto Colombo, 49 anni, incontra il suo avvocato in carcere. È al legale Paolo Bossi, codifensore con Marco Lacchin, che Cerutti affida la sua versione: «Il mio assistito non ha nulla a che fare con l’assassinio di Colombo».
Uno dei punti di forza sui quali l’accusa conta sono almeno quattro testimonianze di altrettanti residenti a Cariola che ai carabinieri di Luino e Cuvio e al pubblico ministero Giulia Troina
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