26 Gen 2013
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Cairate «Mi hanno accusato persino di razzismo ma la verità è che la maggiore rigidità nell’accesso agli aiuti ai servizi sociali ci ha permesso di risolvere i casi cronici e di aiutare tante persone con bisogni reali». Inizia così la relazione del bilancio dei servizi sociali, presentata dal sindaco di Cairate, Paolo Mazzucchelli, insieme all’assessore alla partica Daniele Minelli.
Nuovo regolamento, che consente una progettualità caso per caso, e reintroduzione della Commissione servizi Sociali: sono queste le principali novità
introdotte dalla giunta che si è insediata un anno e mezzo fa: «Gli aiuti venivano erogati in maniera troppo discrezionale – ha premesso Mazzucchelli – il Comune veniva scambiato per un bancomat: si veniva qui e si riceveva l’assegno per pagare le bollette». Ma a Cairate, come in tutta italia, il modello di povertà sta cambiando: «Sono emerse le vere esigenze, quelle di tanti padri con mutuo a carico e senza lavoro che non riescono più a mantenere la propria famiglia – prosegue il primo cittadino leghista – Eppure la casa genera reddito e per loro gli aiuti sono negati; la situazione è allarmante, i risparmi delle famiglie stanno finendo. A Cairate non sono solo gli extracomunitari ad avere bisogno e forse è il caso di iniziare a mettere in discussione le priorità, senza scivolare nel razzismo ma neanche nel buonismo. Non possiamo erogare aiuti a pioggia».
Per quello che gli compete, il Comune di Cairate ha introdotto un nuovo regolamento, un faldone di 22 pagine: Paola Moroni, presidente della commissione e Ilenia Santarisi hanno presentato gli interventi effettuali con una spesa destinata al settore di 450 mila euro, aumentata del 10% rispetto allo scorso anno,nonostante il momento difficile. Molto l’impegno riservato ai minori e alle famiglie – ventinove quelle che ricevono il pacco alimentare mensile dalla Caitas con cui il Comune ha stretto una convenzione – e ai disabili, così come gli sforzi per il reinserimento lavorativo.
Valeria Arini
f.artina
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