Alfano minaccia Renzi riguardo la nomina dei ministri. Non vuole al ministero dell’economia una persona “pro-tasse”. A noi poveri cittadini italiani alle prese col caro vita,ci viene da ridere a sentire certi discorsi. Sì, perchè sono dispute senza senso. Ma vi pare che Alfano ex delfino di Berlusconi che per ragion di Stato, sostiene lui, si è staccato dal cordone ombelicale del suo mentore dando vita ad una nuova formazione politica che ha sostenuto il “non governo Letta” perchè una crisi al buio non ce la potevamo permettere, può mandare tutto all’aria per la scelta di un ministro? Vi pare che non farà nascere il governo Renzi per un nome, oppure il sostegno tanto prezioso quanto fondamentale verrà meno se le poltrone, anzi le poltronissime, di alcuni importanti dicasteri non saranno confermati come con il “lungagnone tentenna” Letta?
Renzi farebbe bene a tirar dritto: se Alfano ci sta bene, e se no, si vedrà. Magari si vedrà anche di stabilire una data per le elezioni anticipate, senza fare un plissè. Ma Alfano ci starà: se si vota, in quanti lo votano? E poi, che richieste irricevibili al premier incaricato: l’impegno scritto a non riaprire le urne prima d’una lontana data; e quello a cambiare l’impianto della legge elettorale già in itinere, e comunque a posticiparla all’approvazione delle riforme costituzionali, così da perdere tempo e impedire un’interruzione di legislatura casomai voluta da Berlusconi; e quello a pretendere gli stessi ministeri avuti nel governo uscente; e quello a non trattare il tema dei diritti civili. Se Renzi accetta il pacchetto Alfano, il Paese si piglia un pacco che nemmeno c’immaginiamo. Pieno altro che di novità: d’anticaglie.
© riproduzione riservata