«Troppo pochi i fondi a disposizione per le manutenzioni dei torrenti nel territorio comunale».
È la dichiarazione di , assessore all’Ambiente: «Il problema è che, con 12mila euro all’anno dobbiamo fare la manutenzione di tutta la città, quando ne servirebbero 100mila. Forse a dicembre riuscirò a farne mettere a bilancio 50mila, con i quali sarà più facile rimuovere i detriti dagli alvei prima che vengano trasportati dalla corrente e arrivino a valle, creando danni. Perché se non si fanno le manutenzioni, poi va a finire come Genova o Parma».
E ancora: pensiamo alla Roggia Nuova, o a Capolago, o al ponte sulla Bevera. «Non vi ci sono problemi di struttura, ma se non si riesce a fare manutenzione ordinaria basta un nulla e i detriti ostruiscono i passaggio – continua l’assessore – Un altro esempio è la Roggia Pascalla, che arriva da via Monte Nero e corre in discesa verso la valle. Senza manutenzione, la vegetazione cresce e istruisce il passaggio e così, quando piove, i detriti arrivano in via Peschiera, distruggendo le opere di contenimento che abbiamo fatto, come le griglie».
E poi c’è la zona dell’Iper, dove «per risolvere definitivamente il problema degli allagamenti bisognerà costruire una vasca di laminazione» continua l’assessore.
La buona notizia è che presto in giunta approderà il piano di emergenza comunale. «Si tratta di un protocollo operativo che controlla tutta la città punto a punto – dice Clerici – In quel documento si affrontano tutti i tipi di rischi, da quello idrogeologico a quello chimico. Vi sono indicazioni sulla presenza di scuole, case di cura, ospedali, numero di abitanti. E poi vi sono informazioni pratiche, che spiegano come iniziare ad affrontare l’emergenza, con i nominativi dei responsabili da chiamare».
Clerici precisa anche che, negli ultimi anni, il Comune abbia investito parecchio in opere di messa in sicurezza di fiumi e torrenti.