La Varesina nel cuore: «Questa è una famiglia, insieme si sogna la D»

Sebastiano Esposito non manca una partita della squadra di Venegono dal 2010, anno di fondazione dei rossoblù. E ora tifa per la quinta promozione consecutiva

Non si perde una partita della Varesina dal 2010, anno della sua fondazione.

, 59 anni compiuti proprio oggi (auguri), sogna il regalo più bello per il suo compleanno: vederevincere il campionato per la quinta volta consecutiva. i rossoblù ospitano al “Comunale” di Venegono la Liventina Gorghense nel match di(sette giorni dopo il ritorno in Veneto, a Motta di Livenza). In palio c’è la promozione in Serie D.
«Se sono fiducioso? Lo sono sempre – assicura Sebastiano – Certo, in questi giorni si freme, siamo in fibrillazione. Come sempre prima di una finale. Ma la fiducia non manca di sicuro».

Per scaramanzia non si fanno previsioni o pronostici, ma il clima tra i tifosi rossoblù è quello giusto. Cautela, rispetto degli avversari, ma anche consapevolezza nei propri mezzi. «Ovviamente domenica sarò presente al “Comunale”, ma per la partita di ritorno in provincia di Treviso – fa sapere Esposito – Un bus lo riempiremo di sicuro, ma spero anche qualcosa in più. Quando siamo andati in Friuli per la semifinale, eravamo più noi di loro: sembrava di giocare a Venegono».


Sebastiano ha seguito da vicino tutta la cavalcata rossoblù a partire dalla Terza Categoria: «Posso dire di essere stato tra i fondatori, e per qualche tempo ho dato una mano alla società collaborando come magazziniere. Ora sono semplicemente un grande tifoso. Devo dire che attorno a questa società c’è sempre stata una bella atmosfera. Siamo sempre stati bene, sin dall’inizio con che non ha mai fatto mancare niente. E l’arrivo dei ha permesso alla Varesina di fare un ulteriore salto di qualità».

Esposito fatica a individuare una partita speciale tra tutte quelle che ha visto a Venegono e fuori casa: «Sono tutte nel cuore, individuandone una sola mi sembrerebbe di fare un torto alle altre – dice il supertifoso rossoblù – Quello che posso dire è che conservo un bel ricordo di tutti i giocatori e allenatori che sono passati da qui. Arrivare alla Varesina è come entrare a far parte di una , e tutti i ragazzi che hanno indossato questa maglia sono stati dei grandi. Tutti». , del resto, non si conquistano per caso. Ora sarebbe fantastico aggiungere la quinta perla.
«Non sarà facile, ma noi ci crediamo. Domenica mancheranno un paio di squalificati, ma li ritroveremo al ritorno. E poi chi giocherà al loro posto farà sicuramente bene, non ho dubbi. ».