Io, su due ruote chiedo alle auto maggior rispetto

Buongiorno, sono un motociclista. Amo la moto come simbolo di libertà, vivo la settimana nell’attesa dei due giorni in cui poter inforcare la mia due ruote per farmi uno di quei giri fatti per bene. Perché il mondo, visto in sella a una moto, è ancora più bello. Sono un motociclista ma non sono un fesso: sono prudente. Molti miei “colleghi”, lo ammetto, non fanno come me: pazzi suicidi che scambiano le nostre strade per piste di Moto Gp,

gente che mette a repentaglio la sua vita insieme a quella degli altri. La primavera ormai è passata, l’estate è arrivata e le strade si riempiono di moto. E si riempiono, purtroppo, anche le pagine di cronaca: incidenti, feriti, morti, drammi. Con questa mia lettera chiedo due cose, timidamente. Più attenzione a tutti quelli che come me vivono in moto. Più rispetto a chi invece gira in macchina, e spesso si dimentica che la strada non è fatta solo per loro.