Caso Macchi, c’è l’esito del Dna: nessuna traccia di Giuseppe Piccolomo

Analizzati peli, capelli, lettere e brandelli di abiti della studentessa assassinata. L’uomo vuole essere ascoltato. L’avvocato della famiglia chiede di acquisire i reperti

Le perizie sui reperti di , la studentessa uccisa con 29 coltellate nel gennaio 1987, scagionano , già condannato all’ergastolo per il “delitto delle mani mozzate” avvenuto nel 2009. Sono stati analizzati peli, capelli, lettere anonime inviate alla famiglie della ragazza e ritagli degli abiti di Lidia Macchi sporchi di sangue e del sedile della sua auto. Tutti i reperti sono riconducibili al nucleo familiare della studentessa, a parte la lettera anonima che tuttavia non è riferibile a Piccolomo. Lo ha stabilito la consulenza disposta dal sostituto Pg ed effettuata dai biologi ,e . Piccolomo, difeso dal legale , ha chiesto di essere interrogato e il pg lo sentirà nei prossimi giorni.