Il suo sogno, Mattia Villajuan, 26 anni, di Cuasso al Monte, lo ha affidato alla terra, nel rispetto dell’ambiente e senza dimenticare le nuove tecnologie. Un sogno che vale un Oscar, anzi un Oscar Green, premio promosso da Coldiretti Giovani Impresa su tutto il territorio nazionale.
Mattia se lo è visto assegnare per la sua legna a impatto zero e senza residui chimici. Punto di forza dell’azienda agricola Vimercati di Cuasso, di cui Villajuan è alfiere e mente, è una produzione senza scarti. Come? «Operiamo nella gestione del bosco, producendo legna da opera, da ardere e cippato – spiega – Abbiamo innovato questa antica attività organizzando un cantiere che lascia il terreno pulito e senza residui al termine dell’esbosco. Infatti le ramaglie e le parti di alberi non utilizzabili sono trasformate in cippato che viene impiegato in azienda per il funzionamento di un essiccatoio della capacità di 450 quintali».
Villajuan è il prototipo del moderno boscaiolo lombardo. «Il cantiere aziendale comprende mezzi che tagliano, sezionano e spaccano la legna – spiega – Prepariamo bancali di legna verde che vengono avviati all’essiccatoio aziendale. Qui, a una temperatura di 70 gradi, ottenuta grazie alla combustione del cippato, la legna rimane tre giorni durante i quali, con l’allontanamento dell’umidità formatasi, diventa pronta all’uso».
Con questo sistema nel bosco non restano residui e la legna viene preparata in poco tempo utilizzando energia da biomassa ricavata da parti di legname non facilmente commerciabili. «La nostra attenzione all’ambiente – prosegue Villajuan – ci ha portato a realizzare, sul tetto del nostro capannone, un impianto fotovoltaico, con il quale produciamo l’energia elettrica necessaria al funzionamento delle macchine per il taglio».
Attenzione per l’ambiente, utilizzo di fonti di energia rinnovabili. Nessuno scarto e assenza di residui chimici. E non è finita qui: “Diciamo che abbiamo altre idee – conclude Mattia – Stiamo valutando la possibilità di utilizzare il cippato per produrre energia elettrica con una turbina e far funzionare l’essiccatoio con il calore prodotto dalla turbina stessa. Ma questo lo racconteremo un’altra volta».
Mattia rappresenta in pieno la nuova generazione di agricoltori varesini. Dediti al lavoro, preparati, capaci di rispettare la terra. E soprattutto in aumento: secondo i dati di Coldiretti Varese cresce il numero degli studenti universitari che, anche dalla provincia prealpina, sceglie di focalizzare sull’agricoltura i propri studi accademici, vedendo prospettive di futuro nei mestieri della terra. Complessivamente, negli anni peggiori della crisi, fra il 2009 e il 2014, gli studenti che hanno deciso di iscriversi al primo anno di un corso di laurea in scienze agrarie e alimentari dell’Università Statale di Milano e dell’Università Cattolica sono raddoppiati, passando da 739 a 1.473 registrando un più 99,32%.
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