Alla conquista di Tradate La Cina vuole La Fornace

TRADATE La Cina alla conquista della Fornace: sul grande centro commerciale di Tradate spira, infatti, un flebile vento di estremo oriente. Una brezza che potrebbe soffiare con più intensità verso la fine di febbraio dopo la riunione di condominio alla quale prenderà parte anche la Finanziaria che gestisce gli spazi, ancora da assegnare, all’interno della struttura commerciale.  Si parla di 7.000 metri quadrati distribuiti su due piani (3.500 metri quadrati ciascuno) dei quali, in gran parte, si deve ancora decidere il futuro. Spazi vuoti da destinare a future attività commerciali. Peccato che per il momento, forse anche a causa della crisi economica, si fa parecchia fatica a intravederne una sicura collocazione.

Le ultime indiscrezioni, figlie di voci ricorrenti e insistite, parlano di un fantomatico interesse da parte di una multinazionale cinese che si approprierebbe degli spazi per vendere e distribuire diversi prodotti, in particolare abbigliamento ma non solo. Si tratterebbe di attività commerciali generiche. «Per il momento – dice l’assessore al Commercio Sergio Beghi – si tratta solo di voci che peraltro sono arrivate anche a me. Sul mio tavolo però finora non è arrivata alcuna proposta ufficiale». Un interesse ufficioso che forse sta lentamente prendendo piede in attesa di manifestarsi poi nel momento in cui verrà definita con certezza la vicenda della finanziaria che gestisce il complesso commerciale.

L’identità dei nuovi padroni verrà fuori a fine febbraio: «Dopo l’assemblea – sottolinea l’assessore – capiremo chi sarà il nostro referente. A quel punto cercheremo un conforto per affrontare un problema che va governato in fretta. Per il momento l’ultima proposta ufficiale che era stata portata avanti dalla Finanziaria riguarda un’attività di distribuzione alimentare. Ma è una soluzione che secondo me avrebbe poco senso». Un’ipotesi già scartata anche se si tratta dell’ultima carta giocata dalla Finanziaria.

Quello della riqualificazione degli spazi vuoti è un problema che il Comune di Tradate intende affrontare e risolvere: «Bisogna ragionare sul futuro della struttura – prosegue l’esponente di giunta – sta diventando una questione urgente. Ci sono spazi da completare ed erano previsti altri interventi da effettuare. Anche in questo caso, nel momento in cui ci sarà un referente (la rinnovata Finanziaria) si potrà capire se c’è voglia di investire. Sono discorsi che si potranno affrontare solo dopo l’assemblea».

b.melazzini

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