– Il manager della Ics Spa è morto al volante della sua Porche lunedì notte dopo uno schianto contro un albero su un strada a Roma. Salini, da quando il suo gruppo iniziò gli scavi in Valceresio per la costrizione della tratta ferroviaria, ha costantemente mantenuto un rapporto con il territorio e con i suoi rappresentanti eletti. Durante i tavoli di monitoraggio organizzati nei vari stalli e riprese della costruzione dell’opera i sindaci locali hanno avuto modo di conoscerlo e relazionarsi con lui.
«Dal punto di vista umano non posso che essere colpito da questa notizia – afferma , sindaco di Arcisate- Di più però non posso dire avendo avuto rapporti prettamente istituzionali con lui. Sicuramente era un imprenditore impegnato nel gestire al meglio la sua azienda». «Una persona determinata, con volontà. Un imprenditore appassionato del suo lavoro –sono le parole di- Io e gli altri miei colleghi amministratori locali abbiamo avuto modo di conoscerlo purtroppo in una situazione difficile, nell’occasione di ripetuti tavoli tecnici sui quali c’era in gioco il futuro dell’opera stessa».
La tragedia non avrà ripercussioni sullo svilupparsi futuro dell’opera, come invece qualcuno in Valceresio aveva temuto nelle scorse ore.
Lo assicura anche il sindaco di Induno: «Sicuramente non ci saranno conseguenza – afferma Cavallin – Salini attualmente aveva un contenzioso aperto con Rfi, l’appaltante. Era nella parte esattamente opposta e, alla sue azienda, è subentrata da mesi un’altra società che nulla c’entra con Ics –termina- Desidero fare le mie pubbliche condoglianze alla famiglia Salini e a tutti i dipendenti del Gruppo che ha appena perso il suo capofila».