Il lavoro cresce a passo di lumaca Quello interinale è come un siluro

Mentre il numero di disoccupati nel nostro Paese cresce ancora, un dato positivo è rappresentato dalle agenzie interinali

Aumenta dello 0.8% il numero degli occupati nel nostro Paese, mentre il lavoro in somministrazione conosce un vero e proprio boom, pari ad un incremento del 20% nel mese di luglio.
Sia i dati Istat che quelli di Assosomm, l’associazione di categoria delle agenzie per il lavoro, confermano l’andamento positivo del mercato del lavoro nel Paese.

Nel secondo trimestre 2015, si conferma come nei precedenti cinque trimestri, la crescita del numero di occupati, stimata a 180mila unità, ovvero lo 0,8% in un anno. Un aumento che secondo l’Istat riguarda sia gli uomini che le donne e che coinvolge soprattutto il Mezzogiorno; se da un lato calano gli occupati delle fasce d’età 15-34 anni (- 2.2%) e 35-49 anni (-1.1%), cresce del 5.8% il numero degli occupati ultra cinquantenni.
Le associazioni dei consumatori invitano alla cautela.

«Sono dati importanti ma troppo timidi per poter inneggiare alla ripresa – affermano Federconsumatori e Adusbef in una nota – la disoccupazione al 12% è un segnale allarmante per non parlare del tasso di disoccupazione giovanile al 40.5%; il lieve ridimensionamento del tasso di disoccupazione è un segnale che va incoraggiato attraverso una seria opera di rilancio occupazionale. È questo il momento di mettere in campo il piano straordinario per il lavoro che invochiamo da mesi».
Ben altri sono i numeri sul lavoro in somministrazione elaborati da Assosomm. «Secondo l’Osservatorio Assosomm – dichiara Rosario Rasizza, ad di Openjobmetis, l’agenzia per il lavoro di Gallarate e presidente dell’associazione di categoria – luglio 2015 ha registrato una crescita tendenziale dei lavoratori in somministrazione del 20%, confermando così l’andamento registrato nei primi sei mesi dell’anno».

Entrando nel dettaglio dei dati forniti da Assosomm, si registra un boom di richieste di lavoro nel settore della hotellerie, trainato anche da Expo 2015.
«Questi dati positivi – spiega Rasizza – sono legati alla maggiore richiesta di lavoratori a tempo determinato in questo periodo dell’anno per fronteggiare i picchi di lavoro e la sostituzione di personale in ferie». Rispetto a luglio 2014, il settore hotellerie cresce del 23%, grazie al picco di attività portato da Expo e che riguarda molto da vicino anche il nostro territorio. A crescere a livello di posti di lavoro sono anche altri due comparti strategici dell’economia, come l’agricoltura, il cui dato vola oltre il 100% rispetto all’anno scorso e l’industria che segna un incremento di lavoro in somministrazione del 21.6%.
«Segno – commenta il presidente – che la ripresa è stata accompagnata da una crescita, seppure contenuta, dei posti di lavoro». Il lavoro in somministrazione è solitamente un termometro affidabile della situazione economica e occupazionale generale, anche sei fattori esterni di rischio non mancano.
«Di fronte al nuovo ciclo economico, rispetto al quale restano da valutare ancora gli effetti per l’Italia del terremoto finanziario cinese – conclude Rasizza – la somministrazione si conferma uno strumento utile, perché in grado di iniettare efficienza nelle nostre imprese e piena regolarità nel sistema lavoro».