La banda dell’auto bianca Anziana truffata a Samarate

Questa volta i ladri si sono finti addetti alla rete idrica. La scusa è la classica dell’acqua al mercurio

I truffatori della macchina bianca sono tornati a colpire anche a Samarate: è accaduto ieri mattina nella zona di via Bellini.

Una coppia di finti addetti alla rete idrica, con la solita scusa dell’acqua al mercurio, sono entrati nell’abitazione di una signora sulla settantina e l’hanno derubata, portandole via contanti e preziosi, in particolare oggetti dal grande valore affettivo. Quella di ieri mattina è stata l’ennesima truffa ai danni di persone anziane avvenuta nel Varesotto negli ultimi mesi. La tecnica, peraltro, non è mai cambiata. I due uomini, uno dei quali di età compresa tra i 40 e i 50 anni,

hanno pianificato tutto: uno dei due è rimasto fuori ad attendere all’interno della macchina, mentre il collega sfoggiava il già noto arsenale di sciocchezze sulla presenza di mercurio nelle condotte dell’acqua. Tuttavia la truffa “tossica” continua a essere estremamente redditizia, oltre che molto diffusa e difficile da contrastare. In pochi minuti, il finto operaio è riuscito a catalizzare la fiducia della signora facendole credere che era necessario intervenire in maniera tempestiva sulla rete idrica per evitare che potessero esserci problemi di avvelenamento da mercurio. Il trucchetto poi è stato semplice: con il solito dispositivo ha spiegato alla signora che per bonificare le condotte era necessario usare delle onde che avrebbero messo in pericolo la bontà di contanti e gioielli custoditi in casa. La signora è caduta nella trappola tesa dai finti operai e ha ammucchiato l’oro e i contanti per evitare che le radiazioni potessero rovinare i preziosi. In un attimo, sfruttando poi la distrazione della donna, l’uomo si è impossessato del malloppo ed è scappato. Ad aspettarlo all’esterno c’era il complice alla guida di una macchina, pare una vettura bianca. In un attimo sono si sono dileguati, abbandonando la zona di Samarate. Potrebbero aver tentato altri colpi in zona, ma per il momento non si conoscono ancora le circostanze dell’accaduto. Anche il bottino non è stato ancora stimato con precisione, ma si può parlare di alcune migliaia di euro. Al di là dell’aspetto economico, ciò che più addolora è quello affettivo degli oggetti rubati. Della vicenda si stanno occupando i carabinieri della stazione di Samarate, coordinati dai colleghi della Compagnia di Busto. I militari stanno ricostruendo con esattezza i movimenti compiuti nella zona dalla coppia di truffatori.