– Continua il viaggio del nostro giornale per incontrare i Digital Champions della provincia di Varese. Oggi è la volta di Matteo Del Corno, classe 1965,campione digitale del Comune di Brebbia, studi in chimica ma come prima occupazione venditore in una azienda di informatica. Una carriera segnata da tante esperienze, che ha portato Del Corno a trascorrere anche lunghi periodi negli Stati Uniti dove scocca la scintilla per il digitale. Dal 2002, alla nascita del primo dei suoi tre figli,
il digital champion brebbiese decide di lasciare la confort zone delle multinazionali e apre la sua prima startup. Non appagato si rimette in gioco con Getitaly, consulenza all’internazionalizzazione e più recentemente Scrtach&Screen, startup digitale e SmartBean Varese un coworking. Qual è il suo percorsi di studi e lavorativo? «Inizio le scuole superiori nell’Italia della chimica, finisco con la nascita del pc; dei due scelgo saggiamente il secondo. Sempre nelle vendite, con le multinazionali Compaq, Sun, Netscape e CheckPoint, con un occhio spalancato alla tecnologia ed alla sua comprensione ed utilizzo». Com’è diventato un digital champion? «Il mio rapporto con la pubblica amministrazione locale e’ stato sempre molto profondo; vivo in un paese come Brebbia di 3.500 persone e da noi amministrare bene e’ fondamentale. Il sindaco Domenico Gioia, che ho contribuito ad eleggere partecipando al vivo della campagna elettorale è un informatico; da sempre lui ed io parliamo di come il digitale può e deve aiutare la PA. Qualche mese fa ho conosciuto il progetto attraverso amici comuni e ho trovato che sposasse perfettamente la mia visione “think global, act local”. Mi sono candidato, mi hanno scelto». Quali progetti hai già messo in campo per ridurre i divari digitali? «A livello di DC della provincia di varese ci siamo organizzati per competenze; a me il compito di organizzare un hakathon per aiutare la PA ad individuare applicazioni che permettano di sfruttare a pieno gli open data che già sono disponibili. A livello comunale abbiamo due iniziative: capire come aiutare il nostro sindaco nell’ambizioso progetto di unire un po’ di Comuni e portare in un datacenter unico i dati, anche grazie a SuperMe, una startup brebbiese ospitata nel nostro coworking ed attiva con un servizio gratuito per le PA, stiamo cercando di capire come creare con la Regione Lombardia una best practice di utilizzo delle startup concretamente da parte della PA». Com’è la situazione in provincia di Varese in termini di divario digitale? «Il gruppo di DC ha lanciato anche un censimento nei vari comuni coperti da un DC; la prima sensazione e’ che le competenze dei miei “colleghi” siamo più che sufficienti e che il lavoro da fare sia molto. Nei prossimi mesi penso avremo dati più significativi da valutare; la squadra dei DC della provincia di Varese e’ estremamente motivata e coinvolta». Di quale progetto va più fiero? «Ho realizzato un sogno alcune settimane fa, ovvero portare a Brebbia e in provincia il progetto Coderdojo, destinato ai ragazzi dagli 8 a 14 anni del nostro territorio, per avvicinarli al mondo digitale; per questo ho messo a disposizione la mia persona come mentor e lo spazio del coworking SmartBean».