– Emergenza furti, la paura corre sul web. «Colpi in serie. State attenti». Purtroppo l’Epifania non s’è portata via i ladri.
L’appello sta girando sui social network, come il gruppo “Sei di Busto Arsizio se…” che raggiunge ormai più di cinquemila persone. A far scattare l’allarme in rete è stata la notizia di un colpo in un appartamento in zona Cinque Ponti, proprio il pomeriggio dell’Epifania. «Casa sottosopra, grande spavento ma non manca niente, non c’era niente da prendere».
Il racconto è simile a quello di numerosi altri casi di cui si sente parlare da settimane in giro per la città. A ondate, un po’ tutti i quartieri vengono colpiti: a novembre erano sotto scacco San Michele e Beata Giuliana, a dicembre tra Sacconago e Madonna Regina, in questo periodo Redentore e San Giuseppe, ma anche San Michele, dove sotto le feste sono stati denunciati dei furti nella zona di via Rimembranze.
I “topi
d’appartamento” agiscono soprattutto in pieno giorno, o magari nelle ore della penombra, controllando le abitazioni per capire quando sono vuote in modo tale da poter colpire indisturbati. Sono solitamente a caccia di denaro, preziosi, telefoni cellulari, carte di credito, molto raramente televisori ed elettrodomestici ingombranti in quanto darebbero troppo nell’occhio quando vengono trasportati. Entrano forzando le porte o le finestre dal balcone o spaccando qualche vetro e mettono tutto a soqquadro per portar via qualcosa di valore.
Nel caso dell’appartamento in zona Cinque Ponti, sono intervenuti i Carabinieri e hanno eseguito i rilievi di rito per trovare indizi che possano far risalire ai malviventi. Il consiglio che arriva anche dal web è sempre quello di «chiamare le forze dell’ordine», anche se nel dibattito virtuale c’è chi denuncia il fatto che «anche se questi ladruncoli vengono pizzicati, il giorno dopo vengono rilasciati e possono tornare tranquillamente a delinquere». Qualcuno denuncia di aver subito un furto nel negozio, altri di aver già ricevuto più “visite” in appartamento: praticamente tutti hanno, per esperienza diretta o riportata, qualche storia di svaligiamento da riferire. Tanto che ammette di «aver paura» persino chi vive al terzo piano e ha una porta blindata. Poi c’è chi si ingegna, mettendo le inferriate alle finestre o prospettando addirittura l’installazione di sistemi di videosorveglianza che possano essere tenuti sotto controllo anche attraverso il proprio smartphone, in modo da avere sempre uno sguardo sulla propria abitazione. Di certo, grazie ai social network, ci si sente meno soli dopo aver subito una “visita” da parte dei ladri.