Mafia/ Arresto Gaetano Riina, Corleone è ancora importante

Palermo, 1 lug. (TMNews) – “L’operazione che ha portato all’arresto di Gaetano Riina, mostra come Corleone fosse ancora un territorio fondante per Cosa nostra”. Lo ha detto il procuratore capo di Palermo Francesco Messineo, nel corso della conferenza stampa sull’arresto di Gaetano Riina, fratello di Totò, indicato come consigliere dei nuovi vertici dello storico mandamento nel Palermitano. “Quello di Corleone – ha proseguito Messineo – è un mandamento strettamente connesso gli altri mandamenti, ed è qui che la resistenza della mafia alle operazioni condotte dallo Stato si evidenzia con particolare forza”.

Parlando delle indagini, che si sono avvalse di un significativo contributo di intercettazioni telefoniche e ambientali, Messineo spiega: “In un’intercettazione telefonica Gaetano Riina, parlando con un interlocutore, ha cura di specificare i confini precisi del mandamento. Con una precisione che ricorda quelle delle preture di paese, in cui si discutevano questioni di confini tra proprietari terrieri. Ciò – aggiunge – denota come la mafia continui ad essere uguale a sè stessa, coltivando e ricercando il radicamento territoriale, senza mostrare la minima intenzione di mutare le sue forme. La mafia trae dal territorio la sua forza”.

Infine Messineo ha sottolineato come con questo arresto eccellente, “il pensiero corra subito a Corleone, ma la Corleone di oggi – ha concluso Messineo – non è certamente quella di 5 o 10 anni fa. La società civile ha fatto enormi passi avanti”.

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