Graziano Premoli: artigiano, professionista straordinario, per qualcuno, un artista della carrozzeria. E non è un caso che la Carrozzeria Premoli di Cantello sia «certificata Porsche – spiega Premoli, che ricorda ancora il suo primo lavoro in officina a undici anni – Periodicamente seguiamo i corsi organizzati a Stoccarda e a Ludwigsburg, dove Porsche ha il suo centro di preparazione e studi. Prima ancora, nel 2004, abbiamo ottenuto una certificazione Bmw per la riparazione dell’alluminio».
Tanto basterebbe come biglietto da visita: sui ponti meccanici della Premoli, arrivano veri e propri gioielli. «Questi risultati ci hanno spinto a investire in attrezzature particolari, proprio perché i nostri clienti richiedono il massimo della preparazione».
Quando nasce l’impresa? «Nel 1996. Era una piccola attività. Il mio sogno è sempre stato quello di avere un’attività in proprio, una carrozzeria – spiega il titolare – Poi man mano le cose sono migliorate, siamo cresciuti e dopo varie vicissitudini siamo arrivati a ingrandirci sempre di più, dotandoci di attrezzature all’avanguardia». In quello che pare un laboratorio più che una carrozzeria visto l’ordine regnante (ordine che, per stessa ammissione di Premoli, è parte integrante della sua cultura), lavorano attualmente otto persone.
Otto persone con un unico obbiettivo: «Non far capire che la macchina è stata riparata – dice il titolare – Nella mia professione la cosa più bella che può succedere è quella di sentir dire dal cliente: non riesco a capire dove è stata riparata». Obiettivo raggiunto, tanto che la carrozzeria Premoli è considerata a tutti gli effetti un’eccellenza del territorio varesino nota a livello nazionale soprattutto per il difficilissimo lavoro di restauro di auto d’epoca.
Premoli ricorda tutti i gioielli che ha restaurato nel corso degli anni. Con una nota particolare «per la Ferrari 250 Monza Scaglietti e la Maserati 250S di Manuel Fangio – spiega – Un’altra soddisfazione l’ho avuta con un Porsche 911 del 1974, un turbo prima serie che a mia insaputa, è andata al concorso eleganza di Parigi, e ha vinto il primo premio. Alla fine il cliente me lo ha fatto sapere ed è stata una cosa molto piacevole». Standard qualitativi altissimi, un rispetto della libertà del cliente anche sotto il profilo assicurativo e soprattutto un’abilità eccezionale nel lavoro. I segreti che hanno permesso alla carrozzeria Premoli di affrontare la crisi e la stretta creditizia.
Guardando al futuro. Come? «Di solito sono un ottimista. Ho cercato di portare avanti la mia attività sul discorso della qualità, perché sono convinto che la qualità paga. Dico sempre ai miei dipendenti, resistiamo perché è la strada giusta», conclude Premoli.
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