Amministrative, è caccia aperta ai candidati sindaci per la successione a . Dopo il clamoroso “boom” alle europee il Pd spera nel colpaccio, il centrodestra cerca di ricostruirsi.
Nel raffronto con il 2013, il Pd ha quasi raddoppiato i consensi percentuali (dal 20 al 39, passando da circa diecimila preferenze a ben 14mila e 781), mentre il Movimento Cinque Stelle, che a Busto è dilaniato tra i dissidenti e i fedelissimi di , è crollato dal 20,1% al 15,8%. Reggono i partiti di centrodestra: i voti dell’ex Pdl (23,8%) se li sono spartiti Forza Italia (al 19), Ncd (al 4,6) e Fratelli d’Italia (che sale dall’1,5 al 2,7%), mentre la Lega si ferma al 13,8%.
Nel Carroccio il vero segnale è sulle preferenze: il candidato varesinone raccoglie appena 332, contro le 1135 del bustocco nel 2009, indice che le divisioni interne in sezione (a breve scade il mandato del segretario , dopo la proroga per evitare la spaccatura congressuale) sono tutt’altro che superate.
In questo quadro, il Pd si trova improvvisamente a fare da “lepre”. I democratici, dopo anni di scoppole, cominciano a crederci. «È un segnale» ammette il segretario. Ora si punta a costruire un’alleanza, possibilmente allargata anche verso il centro. L’unico candidato in corsa sembra essere , renziano ma non della primissima ora. L’unica alternativa credibile è , che però sarà disponibile solo se a Roma si andrà ad elezioni anticipate. Altrimenti, a meno di (per ora improbabili) figure dalla società civile, un’eventuale sfida alle primarie potrebbe essere tra Mariani e Vita.
E nel centrodestra? Il primo a chiamare gli alleati attorno a un tavolo è il segretario Udc , che rivendica «una parte, un 2%, del risultato del Nuovo Centrodestra a Busto, visto che nessuno sembra ricordarsi che nel simbolo elettorale c’era anche lo scudocrociato». «Se non vogliamo davvero consegnare la città nelle mani del Pd, è il momento di iniziare a discutere per costruire un’alleanza in vista del 2016». Il vero nodo è la figura del candidato sindaco. L’eredità di Farioli è pesantissima, a maggior ragione nell’attuale scenario. E i nomi che circolano (e per Forza Italia,
o lo stesso Speroni per la Lega, ma saranno gli accordi provinciali a dettare a che partito spetta il sindaco) non sembrano abbastanza unitari. Così potrebbe emergere qualche sorpresa, dall’ex coordinatore Pdl ad un uomo di Ncd (?).
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