Per quiete familiare, almeno all’inizio, scegliamo il silenzio immobile di pagina 209 del televideo. È una specie di apnea, come fossimo in una ipnotica fase di allunaggio.
Il Varese è in fondo alla fila, quindi il cambio di parziale è di facile visione; Bari-Novara lo è per motivi opposti, messa com’è in cima a tutte. La gara tra Lanciano e Cittadella, invece, è piazzata in quarta posizione dall’alto, un po’ più nella mischia.
Proprio come fossimo sull’Apollo 11, non succede nulla. Scattano un paio di parziali, ma che più inutili non si può: Reggina e Ternana giocano a rincorrersi, Padova e Avellino fan più o meno lo stesso; l’unico brivido – si fa per dire – è il lampeggiare di Juve Stabia-Carpi, ma solo perché il match è piazzato giusto sopra Lanciano-Cittadella e l’occhio potrebbe ritrovarsi ingannato.
Per fortuna in sottofondo c’è Sfide, col racconto dell’epico Inghilterra-Italia del ’73, con le superparate di Zoff e il gol di suola di Capello a quattro dalla fine. Che sia di buon auspicio? Sì, ci diciamo.
Così cambiamo postazione e ci mettiamo di fianco alla radio (con buona pace della quiete familiare), per assaporare il palpito di Tutto il calcio. Scopriamo che il Franco Ossola è il quarto campo in ordine di collegamento: a seguire, Bari e Lanciano. Alle 21.42 un sussulto: “Vantaggio del Novara!”. Una roba da colpo al cuore. Dal Franco Ossola il tono è moscio, si capisce che Forte può accendere il match, ma nulla più. Da Bari si racconta del possibile raddoppio di Lazzari, ma pure di un rigore negato ai galletti pugliesi. Poi è un attimo.
Sono le 21.54: “Il pareggio del Bari!”, con inzuccata di tale Cani, che diventa subito un idolo. Il bello sta per venire, ma non lo sappiamo ancora. Infatti, ci spostiamo dall’apparecchio un attimo, per alleggerire la tensione.
Benedetta passeggiata: torniamo alla radio alle 22 in punto e il radiocronista interviene dal Franco Ossola: “Riprendiamo la linea perché tutto è pronto per il rigore per i padroni di casa”. Rigore? Quando? “Pavoletti sul pallone…”, poi è il boato a suggerire che è 1-0 Varese. Decidiamo di fare un’altra passeggiata, tra corridoio e cucina, ben lontani dalla radio. Funziona, perché al nostro ritorno il Bari ha segnato il 2-1, sempre con l’ormai amico di infanzia Cani. Insisteremmo nel nostro andirivieni, ma siamo anticipati ancora dalle voci del San Nicola, che annunciano un rigore per il Bari: Polenta, nomen omen, segna il 3-1 della sicurezza.
Ok, il Novara è dietro. Resta il Cittadella. Ci alziamo, ma stavolta va male, perché il penalty se lo prende il Siena: “Rosina sul pallone, tiro, palo, pallone respinto!”. No, non va male. Anzi: 22.27, altro rigore per il Varese: Falcone è pronto, destro, gol del 2-0.
Peccato che Lanciano taccia, nonostante sei lunghissimi minuti di recupero e di speranze biancorosse, e ci tocchino i playout. Alla radio, of course.
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