– «Era una persona bravissima, uno di quegli artigiani modello che non smettono mai di lavorare».
Così il sindaco ricorda , il titolare dell’omonima officina meccanica di via Legnano che è morto nella tarda mattinata di giovedì sul posto di lavoro, dove era solo, schiacciato dal tornio.
«Lo conoscevo, anche se non benissimo, era amico di amici comuni, con lui avevo un rapporto cordiale. Esprimo cordoglio alla sua famiglia – afferma il primo cittadino – non si sa ancora di preciso cosa sia successo, se erano in atto tutte le misure di cautela per la sicurezza e magari si è sentito male o altro, di certo conosceva molto bene il suo lavoro, che ha fatto per tutta la vita, ma purtroppo un incidente può
capitare. Credo per che un artigiano di 74 anni che lavora per conto suo la sicurezza sia un discorso personale, non è come per un’azienda con dei dipendenti».
A ricordarlo bene e con affetto è anche il vicario parrocchiale della comunità pastorale “Madonna della Selva” don , ex parroco di San Gaudenzio, che l’aveva visto di recente «al pranzo dei coscritti, a cui aveva partecipato con la moglie. Lui era un mio coscritto, avevamo un rapporto sereno e tranquillo», racconta.
«Era una persona molto disponibile, servizievole e generosa – ricorda don Giovanni – lavorava da anni, ormai da solo, ed era sempre pronto ad andare incontro alle necessità e alle richieste di aiuto e di intervento da parte delle aziende e dei privati fagnanesi per lavori meccanici di precisione che faceva col suo tornio». Lo stesso don Giovanni circa un anno fa aveva avuto bisogno del suo lavoro «per sistemare un candeliere della chiesa – racconta il vicario parrocchiale – e lui si era subito attivato e in poco tempo l’aveva rimesso a posto. Io gli sono riconoscente perché tutte le volte in cui ho avuto bisogno di lui si è sempre dimostrato molto disponibile e generoso». Ieri pomeriggio don Giovanni Annovazzi ha fatto visita alla famiglia dell’artigiano defunto.
«E’ un doppio lutto in contemporanea per il nostro paese – riprende il sindaco Simonelli – in pochi giorni sono morti Pierino Aurelio Pigni e Paolo, un bambino di nove anni che era in attesa di trapianto al cuore ma, proprio quando l’organo è arrivato, non ce l’ha fatta ed è morto durante l’intervento in cui avrebbero dovuto effettuare il trapianto – afferma – sono stato al suo funerale stamattina (ieri ndr) nella chiesa parrocchiale San Giovanni a Bergoro, dove abitava».