E pensare che ha passato la settimana a letto con l’influenza. Semplicemente infallibile dall’arco, con un mostruoso 6/7 e 21 punti totali. Quando entra in ritmo è devastante, e surclassa Banks. Quando Avellino lascia più spazio, riesce anche a segnare in penetrazione.
Il suo è un inizio confortante, ma si carica subito di tre falli. Come sempre, è discontinuo. Appena può schiaccia tutta la sua rabbia, ma dovrebbe essere più reattivo perché dimostra di avere tutti i mezzi fisici necessari per fare bene.
Sempre a testa bassa, inizia sbagliando tanto. È a rischio taglio, lo sa benissimo, potrebbe esser stata anche la sua ultima partita. Gli dice anche male, sulla sirena dell’intervallo lungo. Rientra e regala subito canestro e fallo a Cadougan, facendosi poi stoppare poco dopo. Quando le maglie di Avellino si allargano però, lui va a nozze, migliorando quelle statistiche che alla fine gli danno sempre ragione.
Grande inizio di Kuba che si prende tiri difficili e responsabilità importanti. Entra in striscia positiva e aiuta Varese ad aumentare considerevolmente il vantaggio nei primi venti minuti. Poi come di consueto scende d’intensità. Meglio delle ultime uscite, ottimo anche in aiuto in fase difensiva.
Dà energia e velocità. Lotta sui palloni persi. E così si rende utile nei pochi frammenti che gli vengono concessi. Meglio quando si butta dentro invece che quando tenta la tripla che non è certo la sua arma.
Entra con un’insolita voglia di correre. Discontinuo, non lascia il segno perché alterna cose buone ad altre censurabili. Si limita al compitino, ma un giocatore a rischio taglio dovrebbe dare qualcosa in più.
Il sergente Callahan parte in quintetto e risponde presente, come sempre. In avvicinamento, a rimbalzo, in difesa, subisce sfondamenti e recupera palloni importantissimi. È da tutte le parti. Partita dopo partita, risulta essere sempre più importante per l’economia di questa squadra. Clonatelo, con il suo atteggiamento si va lontano.
Di lui nelle ultime due partite si ricordavano solo falli. Ma inizia ad essere un fattore positivo a cavallo tra il terzo ed il quarto periodo, con rimbalzi e punti pesanti. È questo l’Eyenga che vogliamo vedere. Atletico e voglioso.