“Mi girano le ruote. Una storia che non si regge in piedi”. Questo il titolo del libro scritto da un’autrice esordiente, Angela Gambirasio, detta Engy.
Engy racconta in un modo nuovo la disabilità narrando una serie di tragicomiche avventure, vissute da lei in prima persona, che si devono affrontare utilizzando i mezzi trasporto pubblico se si è su una sedia a rotelle.
Angela ha una laurea in Psicologia e lavora all’università statale di Milano. Quindi, per motivi di lavoro, trascorre diverse ore sui mezzi di trasporto, tra pedane che non ci sono o non funzionano, che si vanno ad aggiungere al classico disagio dei ritardi e della massa di gente in movimento verso la metropoli. Tante le barriere architettoniche, ma soprattutto quelle mentali che i “bipedi” (come li chiama lei nel libro) usano nell’interazione e nella relazione con una persona a “quattro ruote”. «In un capitolo del libro – spiega Angela – racconto dell’abitudine di molti “bipedi” di non chiedermi nemmeno il nome, ma di chiedermi subito cosa mi sia successo per essere finita su una sedia a rotelle. Così, il mio hobby è quello di inventarmi ogni volta una storia diversa. Nel capitolo in questione racconto proprio tutte le storielle che mi sono inventata negli anni».
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