Busto, i VeloOk bocciati dal ministero

VeloOk, l’amministrazione dice stop. «Funzionano, ma non ne acquisteremo altri finché da Roma non arriveranno certezze».

Ad affermarlo in consiglio comunale è l’assessore alla viabilità e sicurezza , che risponde così ad una delle tante richieste (in questo caso per corso XX Settembre) di nuova installazione dei “bidoni” arancioni per contenere, almeno potenzialmente, gli autovelox, che due anni fa erano stati piazzati in vari punti.

«Dopo che è uscito un parere del ministero delle infrastrutture che li ritiene fuorilegge, dando un’interpretazione totalmente diversa rispetto a quella che era stata data in passato – spiega l’assessore Fantinati – abbiamo congelato a titolo cautelativo tutti i nuovi acquisti di apparecchi “VeloOk”, insieme al piano di nuove installazioni che erano già state previste soprattutto nella zona di accesso alla città da Gallarate». Una scelta sofferta, ma per certi versi obbligata, visto che la recente circolare del ministro delle infrastrutture(che tra l’altro è proprio un esponente del Nuovo Centrodestra,

lo stesso partito a cui aderisce anche l’assessore bustocco) mette in discussione la regolarità di questi apparecchi, anche quando non contengono l’autovelox. I “bidoni” arancioni sono predisposti per accogliere in modo saltuario (ed esclusivamente alla presenza di una pattuglia della polizia locale, stando all’interpretazione che era stata finora seguita dal Comando di Busto Arsizio) gli apparecchi di misurazione della velocità, ma hanno dimostrato di provocare un effetto di deterrenza particolarmente efficace nei confronti di chi ha l’abitudine a superare i limiti in aree urbane.

«Sono un convinto assertore dell’utilità dei VeloOk – sottolinea l’assessore Fantinati – laddove li abbiamo installati, si sono praticamente azzerati gli incidenti stradali, perché anche senza la presenza degli autovelox gli automobilisti tendono a rallentare non appena vedono l’apparecchio a bordo strada. Anche se il ministero li considera fuorilegge, funzionano. Ma prima di spendere altri soldi, senza sapere se poi potremo utilizzare questi strumenti, abbiamo preferito bloccare gli acquisti che erano già stati preventivati». Finora in città sono state posizionate dieci colonnine VeloOk, sei in metalli e quattro in plastica, lungo cinque arterie di grande percorrenza e ad alto tasso di incidentalità. In programma c’era l’acquisto di un nuovo lotto di “bidoni” arancioni, tra l’altro richiestissimi in tutti i quartieri dove si denuncia la presenza di “piste da formula uno”da parte di automobilisti indisciplinati.

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