– Il progetto dell’Ecomuseo della Valle Olona era nato con l’obiettivo di valorizzare il territorio e i suoi tesori. Ora sta per uscire, anche in vista dell’Expo 2015, una guida sulla gastronomia dei paesi nati sulle sponde dell’Olona.
Dell’iniziativa se ne parlerà approfonditamente giovedì alle 21 nella sala consiliare del Comune di Gorla Maggiore in un incontro pubblico sulla creazione di “Terraviva”, una guida sul territorio e i prodotti alimentari locali.
All’evento, organizzato da “Terraviva” e dal Distretto del commercio del Medio Olona in collaborazione con l’Associazione Ecomuseo della Valle Olona e con il coinvolgimento di numerosi Comuni del territorio, dei Lions e di Legambiente, sono chiamati a partecipare tutti i cittadini e i commercianti attivi nell’ambito del cibo e della ristorazione.
«Stiamo dando le gambe a tutto ciò che di prezioso c’è nella zona – afferma , uno dei promotori dell’Ecomuseo – in questo caso focalizzandoci sui prodotti e sulle ricette del luogo con lo scopo anche di ravvivare la ristorazione, le gastronomie e le osterie e di riscoprire le tradizioni. Dobbiamo scommettere sulla Valle Olona».
Oltre alla guida, che comprenderà anche una parte relativa ai percorsi ciclopedonali della zona, sono anche altre le iniziative legate alla gastronomia in programma nei diversi paesi lungo il fiume.
A maggio, in concomitanza con l’apertura dell’Esposizione universale, a Castellanza e nei dintorni sarà allestita una mostra sul cibo e sull’alimentazione visti attraverso l’arte, e in tutto il territorio saranno proposti incontri per far riscoprire illustri personalità che qui sono nate o hanno operato.
Un esempio è quello del visconte Livio Cerini di Castegnate, nato a Castellanza nel 1918 e morto nel 2012, laureato in chimica industriale e grande appassionato di gastronomia. «A maggio organizzeremo un convegno di studio sulle sue opere – dice Palazzo – e in piazza Visconte Leonardo Cerini faremo una degustazione».
L’importante, secondo Palazzo, è non guardare sempre al passato della Valle, quando era terra di industrie. «Dobbiamo rinnovarci – dichiara – ed essere orgogliosi di essere in Valle Olona, scommettere di più sulla zona che è ricca di tesori: ci vuole una rivoluzione culturale e dobbiamo inventarci qualcosa. Per troppi anni abbiamo vissuto delle ricchezze di una volta e che adesso non ci sono più. Dobbiamo cambiare la nostra realtà».