Ergastolo per Alex Maggio. E’ la richiesta avanzata ieri mattina in tribunale a Busto dal pm Nadia Calcaterra durante l’udienza preliminare con rito abbreviato dell’omicidio della gioielliera di Saronno, Maria Angela Granomelli.
Nella richiesta del massimo della pena, il pm è stato affiancato anche dall’associazione Sos Italia libera, ammessa come parte civile per la prima volta in Italia in un omicidio. Lo scorso mese d’agosto la gioielliera fu barbaramente uccisa da Alex Maggio: le immagini dell’orrore sono state mostrate ieri mattina durante l’udienza a porte chiuse. Oltre ai legali di parte, c’erano anche il fratello e il figlio della commerciante di Saronno.
L’assassino non ha detto una parola, ha seguito freddamente l’evolversi della requisitoria. Mai un cenno di pentimento. Maggio, da dentro la cella, ha ascoltato il pm, che ha parlato per circa un’ora, senza batter ciglio, quasi che la questione non lo riguardasse. Il pm Calcaterra ha mostrato, davanti al gup Alessandro Chionna, diverse foto sconvolgenti che mostravano il volto tumefatto, quasi irriconoscibile, della donna.
Maggio rimase all’interno del negozio per diversi minuti. Non si impietosì neppure di fronte alle suppliche della commerciante e continuò a colpire senza pietà. Il racconto dell’orrore, con tanto di immagini, è andato in scena nel silenzio dell’aula, ma l’eco della violenza continua a farsi sentire.
«Ci aspettiamo il massimo della pena – dice Paolo Bocedi, presidente dell’associazione Sos Racket Usura – proprio per l’efferatezza del delitto. Lo dico anche da cittadino di Saronno. La comunità è rimasta sconvolta E’ stata uccisa in maniera ignobile una commerciante, una madre, una moglie, una sorella, una nonna». Bocedi ha seguito l’udienza di ieri con grande attenzione e spera nel massimo della pena per l’assassino della gioielliera di Saronno: «Quello che è successo – aggiunge – ha lasciato tutti senza fiato, senza parole. La cosa più sconvolgente è stato vedere quelle foto. Come associazione abbiamo una grande fiducia nel giudice, auspichiamo che venga accolta la richiesta dell’ergastolo. Non dimentichiamo che i fatti di Saronno ebbero l’anno scorso un’eco nazionale: le immagini non sconvolsero tutta Italia. Il pm è stato bravissimo, ha usato le parole giuste per descrivere quello che è successo».
Il pm ha parlato di delitto efferato, motivando la richiesta dell’ergastolo, non solo per la violenza disumana, ma anche per la futilità dei motivi. Secondo la ricostruzione, Maggio aveva programmato la rapina, finita in tragedia, per poter andare in vacanza. La sentenza è attesa per martedì 10 giugno prossimo.
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