Al via l’operazione anti-ribelli Già declassati dieci lumbard

VARESE Dalle parole ai fatti. La segreteria provinciale della Lega Nord di Varese ha iniziato a “colpire” i militanti ribelli, che hanno «remato contro la Lega».
Durante il direttivo provinciale di giovedì sera sono stati votati oltre dieci “declassamenti”, nei confronti di esponenti leghisti che avrebbero, secondo l’accusa formulata dai dirigenti del partito, ostacolato la corsa elettorale di Roberto Maroni in Regione. Ad essere stati colpiti dal provvedimento, tra i nomi più noti, Marco Lecchi,

Giorgio Fiorio (ex collaboratore di Aldo Fumagalli) e Massimo Biandrà, della sezione di Luino.
Alcuni luinesi avrebbero, tra le accuse, partecipato alla “batelada” organizzata dall’ex senatrice e segretaria del Sindacato Padano Rosi Mauro, quando era già stata espulsa dalla Lega, contro le «indicazioni di partito». A Gallarate un solo declassamento nei confronti della militante Lorena Trecate. Il declassamento consiste nel privare l’iscritto del partito del proprio status di socio ordinario militante.
Nella Lega, infatti, quando una persona aderisce al movimento politico lo fa iscrivendosi come socio sostenitore, con la possibilità di partecipare alle riunioni, ma senza diritto di voto e senza la possibilità di accedere alle cariche elettive.
Un cursus honorum che ha sempre contraddistinto la Lega, consentendo di mettere dei paletti a possibili “infiltrazioni” esterne.
Il declassamento è quindi meno grave di un’espulsione, perché consente, come spiega il segretario provinciale Matteo Bianchi, «di redimersi e dimostrare nel prossimo anno di voler ancora impegnarsi per la Lega».
Ma rappresenta comunque un provvedimento molto forte. I nominativi sono stati segnalati dalla varie sezioni «e noi abbiamo agito in ottica di sussidiarietà».
Il segretario Bianchi terrà poi sotto monitoraggio le sezioni dove i risultati non sarebbero stati all’altezza delle aspettative, inviando alcuni “osservatori” provinciali ad Arsago Seprio, Cadrezzate, Gorla, Marchirolo, Gavirate e Busto Arsizio.
Infine, un solo commissariamento, a Castellanza. Il segretario della sezione Gianfranco Lovisolo aveva nei giorni scorsi rimesso il proprio mandato. E comunicandolo aveva anche rilasciato dichiarazioni di critica (seppur blanda) nei confronti di Maroni, per la sua scelta di non aderire al gruppo leghista in consiglio regionale. Il provinciale ha nominato come commissario Stefano Bulgarelli.

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s.bartolini

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