14 Gen 2015
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– Alle 10.30 di questa mattina si è consumato il lungo addio a Sergio Seitaj, 21 anni, morto nel drammatico incidente avvenuto il 4 gennaio nella galleria lungo la ex statale 344. La chiesa parrocchiale di Induno Olona ha iniziato a traboccare di gente dalle 10. Centinaia di persone, amici, familiari, che dopo la chiesa hanno riempito il sagrato, poi la piazza antistante l’edificio sino a lambire la strada. Una cerimonia che definire laica sarebbe errato.
Sergio non era battezzato e non era cattolico. Ma come ha detto un’amica durante il suo ricordo del ragazzo: “hai riunito qui persone di culture e fedi diverse perché sei un ragazzo speciale”. Due letture scelte dal parroco don Franco Bonatti. Nella seconda il messaggio chiarissimo: “Chi dice di amare Dio ma non ama il prossimo, mente”. Un lungo commiato con la fidanzata di Sergio, Giulia che l’ha salutato con un dolorosissimo “ciao amore”, con cento palloncini bianchi recanti una fotografia di Sergio liberati in cielo. E poi la sua adorata Scirocco a seguire il carro funebre. La musica rap suonata dopo la funzione. E quella chiesa multietnica, multiraziale e multi religiosa dove ciascuno ha pregato e salutato Sergio a modo suo.
