INDUNO OLONA Arriva cadavere in ospedale: giallo sulla morte di un operaio di 35 anni. L’autorità giudiziaria sta ricostruendo la vicenda in queste ore: il magistrato ha già affidato l’incarico per l’autopsia. L’esame sarà eseguito nelle prossime ore.
La vicenda ha inizio a Induno Olona intorno alle 2 della scorsa notte. L’operaio, che a Induno risiede, viene visto da un amico per strada nelle vicinanze di un locale. E’ pallido, pare in stato confusionale: l’amico gli chiede se ha bisogno d’aiuto. L’operaio avrebbe declinato e l’altro si sarebbe allontanato salvo poi tornare e ritrovare il conoscente nelle stesse condizioni. A quel punto l’uomo viene accompagnato a casa, a Induno, dove vive con i genitori. Una volta arrivato, però, l’operaio continua a non sentirsi bene; addirittura arriva a rantolare e i familiari lo portano al pronto soccorso. Dove però l’uomo arriva praticamente cadavere: i medici non possono fare nulla per salvarlo.
Il referto medico parla di collasso cardiaco, ma è lo stesso ospedale a segnalare la morte anomala alla questura di Varese. Gli investigatori della Mobile avviano i primi accertamenti su delega del pubblico ministero di turno Annalisa Palomba. L’uomo ha trascorsi di tossicodipendenza e, in passato, aveva fatto uso di antidepressivi sotto controllo medico. Stando ai primi riscontri nulla farebbe ipotizzare il delitto: il corpo non mostrava segni di violenza. Il sospetto è che l’operaio possa aver fatto uso di sostanze stupefacenti: il collasso cardiaco potrebbe essere anche stato causato da queste.
Gli investigatori hanno già ascoltato sia l’amico che questa notte ha incontrato il malcapitato, che chi era in servizio nel locale di Induno dove l’operaio aveva trascorso la serata. L’autopsia fugherà ogni dubbio: morte per cause naturali o overdose? Qualora prevalesse la seconda ipotesi il pubblico ministero potrebbe aprire un fascicolo a carico di ignoti per morte in conseguenza di altro reato, ovvero lo spaccio.
S. Car.
f.artina
© riproduzione riservata