– Sta già facendo discutere da tempo, ma da lunedì diventerà esecutiva: è la nuova viabilità del centro di Malnate. Dal 14 settembre, inizio del nuovo anno scolastico, è previsto il divieto di transito in via Libia e in via De Mohr, nel tratto compreso tra viale Trieste e via Matteotti, da lunedì a venerdì dalle 7.50 alle 8.10 e dalle 12.45 e dalle 13.10, mentre lunedì e mercoledì pomeriggio lo stesso provvedimento è previsto tra le 16.45 e le 17.10. Modifiche adottate in coincidenza con l’orario di ingresso e uscita da scuola, quando l’area che vi gravita attorno sarà sostanzialmente blindata.
Sono esclusi dal provvedimento i residenti, lo scuolabus e i mezzi per il trasporto di persone diversamente abili.
Lunedì, primo giorno della rivoluzione, il rischio concreto è che il traffico della Briantea vada in tilt. Motivo per cui il consiglio agli automobilisti è di cambiare itinerario se si deve passare per il centro abitato, o muoversi alcuni minuti prima della chiusura delle due strade che abbracciano la scuola elementare.
La preoccupazione è il sentimento che anima anche l’ufficio
di Polizia locale, che anche ieri mattina, attraverso la voce del suo comandante , ha ribadito antiche perplessità, già sollevate un paio di anni fa in occasione di una breve sperimentazione che risultò fallimentare.
«Già nel 2012 – spiega il comandante Cannarozzo – avevo espresso le criticità soprattutto per la chiusura di via De Mohr. È un progetto in sé lodevole, ma dal punto di vista tecnico mi restano dei dubbi».
L’amministrazione non ha tenuto conto del parere tecnico, ma ha proseguito spedita sulla strada ormai intrapresa da tempo: quella di incoraggiare la passeggiata a piedi dei bambini, soprattutto grazie al Pedibus che tanto bene sta funzionando in città. «La chiusura – spiega il vicesindaco – è nata da una richiesta dei genitori, per una questione di sicurezza attorno alla scuola. Non è una novità assoluta, visto che già negli anni Novanta via Libia veniva chiusa al traffico».
Negli ultimi mesi l’amministrazione ha portato avanti diversi progetti di sensibilizzazione, dalle scuole agli automobilisti fino ai genitori, con la speranza che possano servire, insieme a una forte dose di buonsenso, a neutralizzare code e ingorghi.
«Si tratta di trovare strade alternative – fanno sapere i sostenitori del progetto – nel frattempo c’è stato un lungo studio, ma è ovvio che ci si affidi anche al buon senso».
A proposito dello studio compiuto sulla strada, è stato stimato che in via De Mohr tra le 7.30 e le 8.10 passino mediamente 150 macchine, metà delle quali di genitori che accompagnano i figli a scuola. Ma in questo momento meglio on avventurarsi in calcoli matematici: c’è solo da aspettare la prima campanella per verificare tutto sul campo.