«Non smettete mai di sognare, viaggiate molto, siate curiosi e imparate l’inglese». Questi in estrema sintesi, i consigli che ieri mattina Mauro Porcini, chief designer officer del gruppo PepsiCo, ha dispensato agli studenti del liceo scientifico Ferraris di Varese. Ad ascoltare il manager quarantenne, nativo di Gallarate ma varesino di adozione, i ragazzi di quinta, i quali hanno ovviamente sommerso di domande e curiosità Porcini, che lavora e vive a New York ed è uno ex studente del Ferraris.
Proprio in questa veste è stato invitato nella sua ex scuola dall’associazione “Alumni”, che riunisce gli ex studenti del Ferraris. Sodalizio nato lo scorso aprile e che ha deciso di associare ad honorem Andrea Paltani, studente del liceo scientifico varesino, scomparso in un incidente stradale poche settimane fa. Porcini ha letteralmente conquistato gli studenti che il prossimo giugno affronteranno l’esame di maturità e dovranno scegliere quale strada, professionale o universitaria, seguire. Il manager varesino, un vero guru mondiale del design, da poco più di tre anni è a capo di questo settore per la multinazionale PepsiCo, che fattura 66 miliardi di dollari l’anno. «Sono più emozionato oggi a parlare qui nella mia scuola, davanti ai miei ex insegnanti e ai miei genitori rispetto a tutte le presentazioni che ho tenuto in tutto il mondo» ha esordito Porcini. Il quale ha raccontato agli studenti la sua carriera di designer di fama mondiale: «A 24 anni non sapevo l’inglese e pensavo fosse troppo tardi per impararlo – ha proseguito – adesso sogno anche in inglese; mai dire mai». Se la conoscenza delle lingue straniere è fondamentale per farsi largo in campo professionale, altrettanto importante è lo spirito e l’atteggiamento. «Bisogna avere una visione e sognare, altrimenti non si comincia neppure» ha sottolineato Porcini, considerato uno dei quaranta business man under 40 più influenti negli Stati Uniti. Il designer varesino dopo aver lavorato alla Philips, nel 2012 è passato alla multinazionale PepsiCo, che ha creato apposta per lui la figura dello chief designer officer. Con le sue idee, Porcini ha ribaltato il concetto di design, fondendolo all’innovazione e coprendo tutti gli aspetti, fisici e virtuali, del prodotto. «A prescindere dalla facoltà universitaria che sceglierete – ha spiegato il manager – studiate il design, perché è lì che nascono i prodotti del futuro e c’è molta richiesta di Italia nel mondo». Il consiglio agli studenti è quello di viaggiare molto e conoscere altre realtà. «Le multinazionali hanno bisogno della poliedricità di noi italiani – ha sottolineato Porcini – il nostro gap è la scarsa conoscenza dell’inglese; il futuro è conciliare l’approccio italiano con quello anglosassone come cerchiamo di fare in PepsiCo». Nonostante abiti e lavori a New York, il manager è legatissimo a Varese. «Bisogna essere curiosi del sapere, quindi leggete, viaggiate e provate anche a cambiare prospettiva – ha concluso Porcini – così Varese, che è stupenda, con il suo Sacro Monte e il lago, credetemi, vi sembrerà ancora più bello».