Manovra/ Monti lunedì alle Camere, tassa lusso e aumento Irpef

Roma, 2 dic. (TMNews) – Una tassa sui beni di lusso dalle ville agli yacht, un alleggerimento dell’Irap per le imprese e il possibile aumento di due (o tre punti) delle aliquote Irpef oggi al 41 e al 43%, la liberalizzazione degli orari dei negozi e della vendita dei medicinali di fascia C nelle parafarmacie e un piano per fronteggiare il sovraffollamento delle carceri. Si profila anche una nuova stretta sulla spesa sanitaria e sul trasporto pubblico locale con il rischio di uno stop dei treni per i pendolari da gennaio. Sono alcune delle novità sul tavolo del governo in vista del varo della manovra lunedì. Pacchetto di misure che il premier Mario Monti illustrerà già lunedì pomeriggio in Parlamento, prima alla Camera e poi al Senato, dopo il varo in Consiglio dei ministri.

Lo sprint finale sulla manovra, al momento quasi completa per la parte delle misure sullo sviluppo, sarà impresso nel fine settimana quando il presidente del Consiglio incontrerà i leader politici, parti sociali ed enti locali. La stessa entità della correzione necessaria per il conseguimento del pareggio di bilancio è ancora da definire e potrebbe lievitare rispetto ai 20 miliardi indicati finora. La maggior parte dei risparmi arriverebbero dal capitolo pensioni (contributivo pro-rata per tutti, accelerazione dell’aumento

dell’età di pensionamento delle donne nel privato, blocco della perequazione automatica). Sul fronte nuove tasse è emersa la possibilità che accanto alla patrimoniale sugli immobili (la super-Ici sulle seconde e terze case) arrivi anche una tassa sui beni di lusso, dalle super-car agli yacht. Si profila anche l’eventualità di un aumento delle aliquote Irpef di 2 punti (o 3 punti) per gli scaglioni al 41 e 43% che salirebbero al 43 e 45%. La misura riguarderebbe i contribuenti con un reddito dai 55mila euro annui, ma secondo fonti tecniche questo ritocco potrebbe essere rimandato alla delega fiscale. In realtà un aumento delle aliquote sarebbe in controtendenza con la ratio stessa della delega che prevede al contrario una riduzione delle tasse, oltre che in contrasto con la volontà annunciata dall’esecutivo di ridurre il prelievo sui lavoratori dipendenti.

Problemi potrebbero arrivare dal blocco delle risorse per il trasporto pubblico locale. Sarebbero a rischio altri 1,5 miliardi per arrivare ai circa 2 miliardi necessari al pieno funzionamento del trasporto locale. Da gennaio, lamentano le Regioni, potrebbero rimanere fermi i treni per i pendolari. Anche sulla sanità arriva una nuova stretta che potrebbe produrre un aumento dei tagli lineari per il 2012 fino a 2,5 miliardi di euro. Tra le ipotesi anche quella di anticipare il ticket sui ricoveri. Tra le altre novità del pacchetto sviluppo anche gli aiuti per le micro, piccole e medie imprese: il Fondo di garanzia per le Pmi potrà garantire un importo massimo per singola azienda fino a 2,5 milioni di euro. C’è poi la proroga fino al 2014 dell’eco-bonus del 55% sugli interventi di riqualificazione energetica, maggiore concorrenza nel rifornimento dei carburanti. Si prevede inoltre un intervento per ridurre i prezzi delle bollette di luce per le famiglie. Un credito d’imposta dal 12% al 20% sulla ricerca.

Molte le novità sulle infrastrutture, mentre il piano per far fronte all’emergenza carceri apre spazi per la realizzazione di nuove strutture carcerarie impiegando esclusivamente capitale privato. Arriva anche una detrazione di imposta del 19% per le persone fisiche che dichiarano oltre 100mila euro e investono in fondi di venture capital o in start-up. Mentre gli incentivi alla ricapitalizzazione delle imprese agiranno sull’Ires ma anche possibile reintroduzione della Dit o un insieme tra Ires e Ace.

Gab

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