– Spunta una “cancellata” in ferro anti-vandali nel parco del Museo del Tessile. «Così evitiamo che il parco possa essere mal frequentato di notte», motiva l’intervento l’assessore ai Lavori pubblici . Ma il popolo del web s’indigna. L’opera è stata realizzata nei giorni scorsi, appena oltre l’ingresso del Museum Cafè e della sala conferenze, per chi arriva dal cancello esterno di via Galvani.
Una recinzione, che verrà dotata di cancelletto, all’interno del parco, per delimitare l’area, che si affaccia su via Galvani, utilizzata anche nelle ore serali, dove sorgono il bar – dato in gestione ad un privato – e quella che ormai è diventata l’area feste della città, tra giardino quadrato e sale gemelle. Un intervento che rientra nel più ampio progetto di riqualificazione del complesso del Museo del Tessile e della sua area verde, suddiviso in tre lotti da mezzo milione di euro ciascuno.
Oltre alla cancellata, altri interventi erano già stati messi a punto prima dell’estate, dalla pavimentazione del giardino quadrato al rifacimento dei percorsi pedonali, fino alla sostituzione delle panchine rotte. «Lo abbiamo fatto per evitare che, in occasione dell’apertura serale del bar, che chiude all’una di notte, e delle feste, come la recente festa della birra, possano verificarsi atti di vandalismo e situazioni di scarsa sicurezza all’interno del parco», spiega l’assessore Reguzzoni.
Gli episodi, non da ultimo il furto della carne dai camion frigo della festa della birra, non sono isolati. Chi ha lavorato alla PrositFest riferisce di incursioni notturne nel parco da parte di vandali e di “campeggiatori” abusivi carichi di bevande alcoliche. Una volta che sarà ultimata l’installazione della recinzione con il cancelletto, il passaggio sul marciapiede che costeggia il complesso rimarrà aperto durante il giorno, mentre verrà chiuso negli orari notturni, come accade in molte altre aree verdi della città. Ma nel popolo del web, che affolla le bacheche dei social network, questa novità ha suscitato reazioni controverse. «Soldi sprecati inutilmente, mentre in città ci sono voragini per strada e marciapiedi inutilizzabili», il parere di un’utente. «Non era meglio mettere delle telecamere e dei sensori?», chiede più d’uno agli amministratori. Anche perché, secondo altri commentatori, «una recinzione alta due metri servirebbe a poco se si vogliono fermare i vandali». Altri ancora chiedono piuttosto «un lampione». Difende la scelta , il presidente di Comunità Giovanile: «Serve per evitare che tanti vandali idioti facciano ancora danni che la collettività paga».