Brebbia “boicotta” le Poste «Ci affideremo ai privati»

Utilizzare il servizio postale offerto da “La Nuova Posta”, in alternativa a quello tradizionale di Poste Italiane, non solo da parte del singolo cittadino, ma anche da parte dei Comuni della provincia di Varese. Il sindaco di Brebbia , capofila dell’assemblea dei primi cittadini in campo da mesi contro i disservizi postali, ha già preso contatti con l’azienda che ha appena aperto una sede a Luino, la quale offre servizi postali non riservati a Poste Italiane come la raccolta e la distribuzione della corrispondenza, oltre all’affrancatura ed al recapito delle raccomandate.

«Sicuramente la concorrenza è un bene anche in questo settore, sia in termini di potenziale riduzione dei costi che nel miglioramento della qualità del servizio – sottolinea Gioia – già in alcune riunioni con i colleghi sindaci avevamo affrontato il tema dell’utilizzo di altri soggetti per l’espletamento di alcuni servizi postali, come ad esempio la spedizione della corrispondenza comunale».

Il sindaco di Brebbia ha già avuto dei colloqui con i responsabili de “La Nuova Posta”. «Stiamo riflettendo seriamente sulla possibilità di attuare una fase di prova con questo nuovo soggetto privato, al quale potremmo affidare la consegna dei bollettini della Tari che il Comune dovrà inviare ai brebbiesi nei prossimi giorni» anticipa il primo cittadino. Un periodo di prova è indispensabile per vedere sul campo l’efficacia del servizio, prima di ritrovarsi dalla padella nella brace ed eventualmente estenderlo anche ad altri Comuni e ad altri servizi che la posta privata offre.

«È molto importante capire e valutare la capillarità di questo servizio che questa azienda privata può offrire, sia a livello di provincia di Varese, comprese le zone più remote, che anche fuori dal nostro territorio, oltre che ovviamente i costi» prosegue Gioia.

Brebbia ha insomma tutta l’intenzione di provare anche questo piano B, iniziando dalla distribuzione dei bollettini per il pagamento della nuova tassa rifiuti che saranno distribuiti in paese. Un test da un lato apparentemente facile, perché le lettere saranno consegnate per la stragrande maggioranza in paese, ma dall’altro impegnativo, memori delle lagnanze di tanti cittadini che ricevono in ritardo e spesso fuori tempo massimo i bollettini di pagamento con conseguente pagamento di multe. «A metà settembre convocherò una nuova riunione dei sindaci per fare il punto della situazione e per presentare i risultati della sperimentazione – conclude Gioia – in quella sede tireremo le fila e valuteremo come procedere, analizzando pro e contro, costi e benefici».

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