– Qualcuno ha scambiato i sentieri del parco della Valle del Lanza per un circuito di motocross: a gareggiare e ad allenarsi non c’è qualche pluridecorato campione del mondo, ma tanti ragazzi della zona che evidentemente sognano si seguirne le tracce. Peccato che a farne le spese sia la pregevolezza del sottobosco messo a dura prova dai centauri del cross.
In effetti è sufficiente passeggiare per i sentieri boschivi del parco per rendersi conto del fatto che questi scorci si stanno trasformando in veri e propri circuiti per il cross. Tra salti, derapate e corse a perdifiato la bellezza del bosco si sta depauperando, ma non c’è solo un problema di natura estetica come ha sottolineato della lista Malnate Futura. Il politico malnatese, rappresentante dell’opposizione extraconsiliare, è da sempre molto attento alle tematiche del parco,
tanto che già in passato aveva sollevato altri problemi di natura ambientalista rispetto alla mancanza di controlli all’interno dell’area protetta.
La zona finita nel mirino di Monetti, peraltro, era stata già al centro di mille polemiche dopo l’incursione recente di Striscia la Notizia per una vicenda, tra le altre cose, di presunti maltrattamenti di animali. L’esponente della lista civica ha sottolineato i problemi provocati dalle scorribande delle motociclette. I segni sono tangibili: «Il sottobosco – spiega Monetti – è stato letteralmente sventrato dalla nascita di questo circuito per motociclette nel cuore del parco della Valle del Lanza. Basta farsi una camminata per rendersi conto di quello che stanno lasciando i motociclisti. Innanzitutto – ricorda Monetti – le moto non dovrebbero scorrazzare per i boschi senza essere sanzionati, eppure per le cosiddette guardie ecologiche che dovrebbero presidiare non dovrebbe essere difficile individuarle. Le ultime moto le ho incrociate giovedì mattina. Sono entrate nel bosco a tutta velocità, erano un paio».
Monetti ha ribadito l’importanza di incrementare i controlli delle guardie specializzate. A suo avviso il rischio i pericoli sono diversi: «Il terreno, modellato dalle derapate, è diventato privo del sottobosco naturale: in questo modo in caso di piogge violente – spiega – in particolare come è accaduto anche di recente, penso alla scorsa estate, il terreno non riuscirebbe a trattenere l’acqua che scende creando un pericolo a valle. L’acqua scava e fa franare il terreno. Bisogna incentivare i controlli, il parco va salvaguardato, abbiamo appena ricevuto a visita di Striscia la Notizia, cosa facciamo dobbiamo subirne una seconda? Chiamiamo Valentino e lo facciamo allenare tra i nostri boschi?».