– Mamme per le mamme con al primo posto i figli. È da una giovane mamma di Maccagno, insegnante di sostegno, che nasce prima l’associazione e poi la cooperativa Costa Sorriso.
La cooperativa è… una complicazione, “regalo” di una burocrazia sempre più diversamente abile nello stare vicino a chi vuol fare, tanto vicino da stritolarlo con leggi e regole, spesso anche solo con l’ottusità del funzionario di turno: ostacoli che rendono ancor più meritorio l’impegno di chi, nonostante tutto, coltiva e insegna l’attenzione per gli altri.
La Costa Sorriso, fatta persona e viceversa nella presidente , è nata come nascono le creature più belle: spontaneamente. Ma cosa ci fa Daniela in una casa di Voldomino in compagnia di tre aspiranti chef come , e ? «Questa è una delle nostre attività settimanali – spiega la presidente – Stiamo provando ad organizzare un’attività al giorno a partire dal lunedì, quando i ragazzi vanno a spasso per Maccagno accompagnati da un educatore in cerca di autonomia.
Stiamo parlando di giovani con disabilità intellettiva relazionale, un autistico ed una bambina tetraplegica seguita da un volontario».
L’inizio di tutto «è stata la coltivazione di lavanda a Dumenza, nel 2012. L’idea mi venne lanciata da un’amica biologa di Laveno, titolare di un laboratorio di cosmetici naturali. La raccolta avviene in giugno, i ragazzi separano il gambo dal fiore tenendo solo la parte più pregiata. Dopodiché consegnano il tutto al laboratorio, che ce li ritorna sotto forma di prodotti che possiamo vendere».
Passo indietro. Tutto nasce dal fatto che per lei era frustrante vedere i suoi alunni girare senza una meta una volta terminato il percorso scolastico.
«Vedere ragazzi con i quali avevo condiviso quattro anni di scuola persi in giro per il paese mi deprimeva – ricorda Daniela – Che senso ha il mio lavoro, che inevitabilmente diventa molto più di un lavoro, se quanto si dà e si riceve finisce nel nulla? Detto fatto, mi sono mossa ed eccoci qui: a Maccagno, a Voldomino, la collaborazione con il Cfp di Luino, pronti ad accogliere giovani che hanno raggiunto la maggiore età».
Un celebre telecronista sportivo direbbe «tutto molto bello», ma le difficoltà non mancano, in primis quelle legislative. «Sono comuni a chiunque vive e condivide questo nostro settore – sospira Daniela – Alla raccolta della lavanda abbiamo aggiunto quella delle erbe aromatiche per la produzione di sali. I ragazzi devono semplicemente frantumare le foglie secche di salvia e rosmarino, per poi mescolarle con il sale. Peccato che non ci sia stato concesso il permesso, perché la legge prevede la realizzazione di una cucina dedicata ad uso esclusivo. Tralasciando ogni considerazione in merito, è ovvio che sia un passaggio al di fuori delle nostre possibilità economiche: quindi penseremo ad altro e attenderemo tempi migliori».
Intanto una cucina c’è, e i ragazzi vi passano il mercoledì. «Sì, è una cucina bellissima che ci hanno messo a disposizione dagli amici del circolo Acli di Voldomino, con il quale dall’anno scorso abbiamo avviato una bella collaborazione. Due giorni alla settimana, da maggio a settembre, i nostri ragazzi lavorano al bar, dove, oltre ad instaurare rapporti di amicizia e acquisire una buona dose di autostima e sicurezza, hanno imparato a fare il caffè, a servire i clienti e a ripulire i tavoli».
«Oltre a questo, ogni mercoledì mattina vado a prendere Andrea, Debora e Alberto, veniamo qui, prepariamo il pranzo, al quale sempre più spesso abbiamo ospiti, e poi, nel primo pomeriggio, i ragazzi tornano a Maccagno, dove li aspetta il laboratorio di confezionamento dei nostri prodotti. Bellissima è inoltre la collaborazione del venerdì pomeriggio con l’Asilo Mariuccia di Portovaltravaglia, dove i bambini e i nostri ragazzi si integrano in modo stupendo in ogni attività proposta, soprattutto il vivaismo con il trapianto delle piantine, la pulizia dell’orto e la raccolta delle foglie, adattandosi senza problemi ad ogni necessità».
Un sogno? «Sognare è meraviglioso ed ogni mamma sogna il meglio per il proprio figlio. Oltre a sognare, però, è bene pensare e fare, per lo stesso obiettivo. Ecco perché tutti noi soci della cooperativa, unitamente ai genitori, stiamo cercando altre opportunità lavorative sul territorio del Luinese per le quali i nostri ragazzi siano portati e in grado di gestire l’impegno senza problemi».
Un sogno che non è sogno, ma un salto di qualità che alimenti una splendida idea e fiore all’occhiello per qualsiasi Comune come la Costa Sorriso. Una realtà che dona prima di ricevere.