Insetti in tavola a Varese con i biscotti «al grillo»

VARESE Come far diventare gli insetti un alimento per l’uomo? Grilli, cavallette, formiche potranno risolvere il problema della fame nel mondo? Questa è la convinzione degli esperti di entomofologia (letteralmente “cibarsi di insetti”) che ieri hanno discusso della questione all’Insubria. Ma la ricetta degli insetti, come nuova fonte alimentare, va indigesta agli agricoltori di Varese.
Infatti, se da una parte l’argomento è di grande interesse per le notevoli potenzialità che questa pratica potrebbe assumere sia da un punto di vista economico-industriale che per le positive ricadute a livello ambientale,

dall’altra c’è chi ritiene che la soluzione al problema legato al costante aumento della popolazione mondiale garantendo a tutti un equilibrato supporto alimentare sia da ricercarsi nell’evolusione delle tecniche agricole tradizionali.
Nel mondo si stima che siano circa 1.900 le specie di insetti utilizzate abitualmente come alimento in America centrale e meridionale, Asia, Africa e Australia. «Nel 2050 saremo noe miliardi – spiega il professor Roberto Valvassori, ordinario di Zoologia dell’Insubria e organizzatore dell’iniziativa insieme al professor Gianluca Tettamanti, associato di Zoologia – è necessario cominciare a porsi il problema della ricerca di fonti alimentari sostenibili per non compromettere irreversibilmente le risorse territoriali, idriche, forestali e del patrimonio complessivo di biodiversità».
E c’è già chi sta sperimentando concretamente l’utilizzo degli insetti come alimento, in particolare come fonte di micronutrienti per i bambini sotto i cinque anni malnutriti.
Si tratta di Giulia Tacchini del Politecnico di Milano che ieri ha presentato al convegno alcune delle sue sperimentazioni culinarie a base di insetti: camole del miele saltate in padella, lecca lecca con acheta domestica (grillo), lecca lecca con camole di miele e biscotto con 40% di farina di acheta domestica.
«L’importanza di introdurre nell’alimemtazione occidentale anche gli insetti – spiega – trova fondamento nella presa di coscienza che il nostro sistema alimentare è al collasso. Gli insetti, inoltre, non contengono colesterolo, sono formati da grassi buoni e non inquinano. Al momento non sono vendibili in Italia come alimento perché la legislazione non lo consente».

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s.bartolini

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